Sanit 2009 Forum internazionale della salute

Il SANIT 2009 che si è tenuto a Roma presso il Palazzo dei Congressi si è ormai accreditato come una della più importanti manifestazioni nel campo della salute. L’unica nel suo genere dal centro sud per tanti eventi e incontri in programma il convegno sull’ Health Technology Assessment (HTA) ha attirato la mia attenzione. L’HTA è un approccio multidimensionale e multidisciplinare per l’analisi delle implicazioni medico-cliniche, sociali, organizzative, economiche, etiche e legali di una tecnologia sanitaria attraverso la valutazione di più dimensioni quali l’efficacia, la sicurezza, i costi, l’impatto sociale e organizzativo (fonte www.assr.it). Tipici esempi di tecnologia sanitaria sono le azioni di prevenzione tramite le campagne di vaccinazione per l’infanzia, i test diagnostici, i dispositivi medici come le protesi, i farmaci ed anche le procedure chirurgiche.
L’evento è stato molto coinvolgente ed istruttivo, in semicerchio innanzi ad un gremito pubblico, il gruppo di relatori provenienti dall’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), dal Ministero della Salute, dall’Istituto Superiore della Sanità e dal mondo accademico e delle professioni hanno dato vita a un acceso dibattito. Tutti condividono l’urgenza di articolare e disciplinare in modo più uniforme possibile le attività di HTA. Giovanni Fattore del Cergas-Bocconi di Milano spiega che l’acronimo HTA racchiude in se un imprescindibile strumento di governo e di supporto alle decisioni della politica e che, usato correttamente può determinare scelte razionali e opportune sulle tecnologie sanitarie da introdurre o da eliminare, da modulare o da sostituire. Sempre Fattore evidenzia che l’HTA può essere indipendentemente applicato nel campo della sanità pubblica e privata, alla ricerca di una sintesi tra il concetto di efficacia e il rapporto tra costi ed efficacia (efficienza).
Giuseppe Ruocco dell’Ufficio Direzione Generale dei Farmaci e Dispositivi Medici del Ministero della Salute ha evidenziato l’esigenza di un coordinamento e di una chiara definizione in senso sia periferico che centrale dell’HTA. Il Direttore ha spiegato infatti che è essenziale avere accesso ai report in tempi utili per un loro corretto impiego, tali report, peraltro, dovrebbero essere facilmente consultabili a garanzia della trasparenza.
I contributi dei relatori che si sono susseguiti hanno poi aiutato a comprendere meglio l’importanza e la portata innovativa dell’HTA.
Pierluigi Russo dell’AIFA una delle Agenzie regolatorie più avanzate d’Europa nel settore dell’Health Tecnology Assessment ne caldeggia l’utilizzo e la diffusione in tutto il sistema sanitario. Diverse sono state inoltre le critiche ai decisori politici che, nella maggior parte dei casi, non si avvalgono di esperti in HTA all’interno degli assessorati o delle Aziende Sanitarie per valutare in modo appropriato l’allocazione delle risorse.
Tra queste quelle del Prof. Ferdinando Romano della Sapienza di Roma che sostiene come vi sia una carenza che parte dalle strutture informatiche di base all’interno delle aziende sanitarie. L’amara considerazione di alcuni è che questo stato di cose possa dipendere da una precisa strategia politica volta a produrre clientele nel breve periodo piuttosto che investire sul miglioramento del medio lungo andare.
A conclusione del workshop l’epidemiologo Giuseppe Montagano della Regione Basilicata ha illustrato una storia di buona sanità nel campo della prevenzione al papilloma virus, la cui infezione è responsabile del tumore al collo dell’utero. Avvalendosi di un’equipe specializzata in HTA ha predisposto un programma di vaccinazione rivolto a tre coorti di persone; non solo alle ragazze di 12 anni come previsto dalle disposizioni ministeriali, ma anche alle donne di 17 e 25 anni. Il risultato positivo di questa strategia per far diminuire o annullare nella popolazione femminile della Regione Basilicata l’insorgere della malattia collegata è stato possibile grazie alle buone pratiche di HTA. Il programma di vaccinazioni tecnologia oggetto di assessment è stata valutata in termini di bisogni, efficacia, appropriatezza, efficienza, equità, sicurezza, rischio clinico ed analisi dei costi.
E’ proprio vero: la conoscenza dell’HTA e il suo uso ci può aiutare a spendere meglio le risorse economiche in campo sanitario e a garantire una maggiore qualità dei servizi. Politici e manager adesso tocca a voi !

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