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Stress e solitudine: in Italia uso di ansiolitici al +8%

L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) rivela che nel 2017 v’è stato un consumo maggiore di ansiolitici dell’8%, un fattore spesso causato dalla necessità di combattere stress e solitudine

Si stimano 3,6 milioni di italiani che hanno fatto uso nel 2017 di ansiolitici per combattere l’ansia. Gli italiani sono dunque, sempre più stressati e soli, lo testimonia il maggior uso di psicofarmaci per combattere ansia, nevrosi, attacchi di panico e insonnia.

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Il dato emerge da una ricerca sui consumi di psicofarmaci in Italia pubblicato sul portale dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). Il numero di italiani a cui è stato prescritto almeno una volta nel corso dell’anno un farmaco antidepressivo rimane pressoché inalterato al 6% della popolazione.

Aifa ha acclarato che circa 3,6 milioni di italiani hanno assunto almeno una volta farmaci antidepressivi. La stima deriva dall’analisi dei dati sulle prescrizioni farmaceutiche rimborsate dal Servizio sanitario nazionale

Sono in aumento invece i consumi di benzodiazepine, ovvero una classe che comprende ansiolitici, ipnotici e sedativi. L’indagine ha rivelato che nel 2017 si è avuto un consumo di questi farmaci, di circa 50 dosi giornaliere ogni mille abitanti, con un incremento di circa l’8% rispetto all’anno precedente.

Il maggior consumo di questi farmaci rappresenta un campanello d’allarme da non sottovalutare ed anzi certifica stress e disagio psichico aumentati fra la popolazione, che spesso scaturiscono da una crescente solitudine, un futuro incerto e una sempre maggiore incapacità di gestire le frustrazioni.

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