Iperattività: si può curare con un mix di vitamine, minerali e amminoacidi

L’iperattività è un disturbo che riguarda il 5% dei bambini, piccoli pazienti che potrebbero essere curati con l’utilizzo di un mix di vitamine, minerali e amminoacidi

I bambini che soffrono di iperattività e deficit di attenzione potrebbero essere curati con un mix di vitamine, minerali e amminoacidi. E’ la conclusione a cui sono giunti gli esperti della University of Canterbury in Nuova Zelanda.

Iperattività: si può curare con un mix di vitamine, minerali e amminoacidi
Iperattività: si può curare con un mix di vitamine, minerali e amminoacidi

L’iperattività e il deficit di attenzione, in inglese Adhd, ovvero Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder, è un disturbo che colpisce bambini e adulti .

Lo studio clinico degli esperti neozelandesi, pubblicato sul Journal of Child Psychology and Psychiatry, è stato effettuato su 93 bambini di età compresa fra i 7 e i 12 anni, tutti aventi questo tipo di disturbo.

L’Adhd si diversifica da caso a caso, si stima che interessi fino al 5% dei bambini e si caratterizza dalla difficoltà del soggetto a mantenere la concentrazione, l’attenzione e controllare le proprie emozioni e i propri impulsi. Problematiche che incidono, come immaginabile, sulla qualità della vita dell’individuo, impegnato già da bambino nel primo percorso scolastico, messo a rischio dal disturbo.

Gli esperti neozelandesi hanno puntato i propri studi sull’alimentazione. Prendendo atto che i bambini con Adhd spesso seguono una dieta non certo salutare, contenente troppi zuccheri cattivi e cibo non salutare e tenendo presente che invece un’alimentazione mediterranea aiuta a contenere i sintomi del disturbo, si sono concentrati su vitamine, minerali e amminoacidi.

‘Daily Essential Nutrients’ – DENs, cioé ‘nutrienti essenziali giornalieri’ è l’integratore preparato a base di 13 vitamine, 17 minerali, e 4 aminoacidi che i ricercatori hanno fatto assumere a metà dei bambini con ADHD che non assumevano farmaci, sottoposti al test mentre all’altra metà è stato fatto assumere un placebo.

Il risultato è stato che, dopo 10 settimane di trattamento, i giovani che assumevano i nutrienti essenziali giornalieri presentavano miglioramenti, specie per quanto riguarda l’aspetto relativo all’attenzione e al controllo delle emozioni.

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