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Autismo e vaccini, lo studio-bufala sul legame compie 20 anni

Compie 20 anni lo studio che diffuse il legame fra autismo e i vaccini, poi riconosciuto come uno studio-bufala che fu pubblicato sulla rivista Lancet

Lo studio-bufala che pose il legame fra vaccini e autismo fu pubblicato nel 1998 sulla rivista Lancet è tutt’ora tanto amato dai no vax.

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Andrew Wakefield, questo è il nome del medico inglese che svolse lo studio che determinò il legame fra autismo e vaccini, considerato poi come la ‘madre di tutte le bufale’ nel settore.

Venti anni addietro, precisamente il 28 febbraio 1998, la rivista Lancet pubblicò questo studio, ritirandolo poi solo anni dopo.

Nonostante lo studio, una ricerca condotta su 12 bambini, sia stato smentito da decine di ricerche, rimane a tutt’oggi il più citato dalle organizzazioni e dai simpatizzanti no vax.

Le teoria dello studio a firma Wakefield era che il vaccino trivalente, per motivi mai precisati, andasse a creare una alterazione della permeabilità intestinale. Una situazione che andava a sua volta, a consentire ad agenti esterni di passare più facilmente la barriera intestinale, provocando l’autismo.

Successivamente alla pubblicazione dello studio si ebbe un calo delle coperture in Gran Bretagna e in alcuni paesi del nord Europa, una condizione che comportò immediatamente un aumento di casi morbillo ed anche di decessi.

Poi numerose ricerche dimostrarono che lo studio di Wakefield non aveva alcuna base scientifica e addirittura un’indagine portò alla scoperta che lo stesso medico inglese, oltre a detenere un brevetto per un proprio vaccino, aveva stipulato un accordo con alcuni avvocati specializzati in cause di risarcimento.

L’articolo sul legame fra vaccini e autismo di Lancet, fu ritirato nel 2010, anno in cui Wakefield è stato radiato anche se poi, ha continuato la sua attività negli USA e in altri luoghi del mondo.

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