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Tumori infantili, incidenza in Italia fra le più alte in Europa

In Italia, cresce l’incidenza tra bambini e adolescenti dei cosiddetti tumori infantili ed è allarme inquinamento ambientale con un aumento del 90% di patologie tumorali in soli 10 anni

E’ allarme per i tumori infantili nel nostro Paese. L’Italia infatti è maglia nera in Europa per l’incidenza dei tumori fra i bambini e a pesare sempre di più, è l’inquinamento ambientale.

Secondo i dati del Ministero della Salute, nelle aree del nostro Paese accertate come fra le più contaminate, l’incremento delle patologie tumorali è salito del 90% in soli 10 anni.

Tumori infantili, incidenza in Italia fra le peggiori in Europa
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Questi dati, relativi all’anno 2016, sono stati rivelati durante il convegno ‘Emergenza cancro – Fattori ambientali modificabili e stili di vita non corretti’, organizzato dalla Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA) in collaborazione con Confassociazioni Ambiente e tenutosi alla Camera dei Deputati.

Nelle aree più contaminate si è riscontrata una maggiore diffusione di cancro alla tiroide, alla mammella e del mesotelioma. La causa è l’esposizione a sostanze tossiche, quali diossina, amianto, petrolio, policlorobifenili e mercurio.

L’analisi dei dati arriva da una mappa elaborata per il 2016, che lega queste aree all’associazione di un eventuale rischio di sviluppare malattie di tipo oncologico.

Lo studio ha riguardato ogni fascia di età tuttavia l’allarme riguarda soprattutto i tumori per i bambini, così come evidenziano gli esperti, in uno studio condotto in 62 Paesi dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), in collaborazione con l’Associazione Internazionale dei Registri del Cancro e pubblicato nel 2017 su Lancet Oncology.

In particolare, la maggiore incidenza dei tumori si registra nei bambini tra 0 e 14 anni, negli adolescenti tra i 15 e i 19 anni nelle aree del Sud Europa, dunque in Italia, Cipro, Malta, Croazia, Spagna e Portogallo.

A confermare questi dati per i più giovani, anche il rapporto Sentieri (Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e degli Insediamenti Esposti a Rischio da Inquinamento), realizzato dall’Istituito Superiore di Sanità.

In Italia, tra il periodo 2006 – 2013, in 28 dei 45 siti italiani maggiormente inquinati si è registrato un aumento di tumori maligni del 9% fra persone di età compresa tra 0 e 24 anni, con picchi del 50% per i linfomi Non-Hodgkin, del 62% per i sarcomi dei tessuti molli e del 66% per le leucemie mieloidi acute.

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