All'Università di Montpellier, in Francia, è stato sperimentato sui topi un trattamento innovativo che blocca il dolore cronico, che in Italia colpisce quasi una persona su dieci

Dolore cronico, testato trattamento innovativo che lo blocca

All’Università di Montpellier, in Francia, è stato sperimentato sui topi un trattamento innovativo che blocca il dolore cronico, che in Italia colpisce quasi una persona su dieci

In Francia, presso l’Università di Montpellier, è stato messo a punto un trattamento innovativo che permette di curare il dolore cronico con effetti positivi immediati e che durano nel tempo.

All'Università di Montpellier, in Francia, è stato sperimentato sui topi un trattamento innovativo che blocca il dolore cronico, che in Italia colpisce quasi una persona su dieci
Dolore cronico, testato trattamento innovativo che lo blocca

Il trattamento è stato testato con successo sui topi ed i risultati della ricerca, pubblicati sulla rivista Nature Communications, hanno consentito di individuare il meccanismo alla base della comparsa del dolore. Una speranza in più quindi per milioni di persone colpite da dolori cronici causati da diabete e tumori, perché i trattamenti attuali oltre ad essere poco efficaci, in molti casi hanno anche effetti collaterali importanti. In Italia, ad esempio, tale dolore colpisce in media, quasi una persona su dieci.

Il dolore neuropatico è causato da una lesione dei nervi periferici dovuta a malattie come diabete, cancro, fuoco di Sant’Antonio o a traumi correlati a incidenti e interventi chirurgici.

La particolarità di questa ricerca effettuata dall’Istituto di neuroscienze dell’Università di Montpellier sta nella individuazione di una molecola, la FLT3 che assume un ruolo preciso nel dolore cronico. Prodotta dalle staminali ematopoietiche, cioè quelle che generano tutte le cellule del sangue, queste molecole

I ricercatori dell’Istituto di neuroscienze dell’Università di Montpellier hanno però ora rivelato il ruolo inaspettato nel dolore cronico della molecola FLT3, prodotta delle staminali ematopoietiche (ovvero quelle che generano tutte le cellule del sangue).

Si è dimostrato infatti che le cellule immunitarie del sangue che arrivano sulla lesione del nervo, sintetizzano e rilasciano una molecola, FL, che si lega e attiva FLT3. Un processo che innesca una reazione a catena generando quindi il dolore.

I ricercatori hanno analizzato questo processo e successivamente hanno creato una molecola, la BDT001 che agisce bloccando la connessione tra la FL e la FLT3 riuscendo quindi a impedire la generazione della catena di eventi che provoca il dolore cronico. Una volta somministrata questa molecola, su topi, hanno potuto constatare come già solo dopo tre ore il trattamento è riuscito a far diminuire la sensibilità al dolore della neuropatia, con effetti della durata di 48 ore anche dopo solo una singola dose.

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