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Morbillo, dal 2000 ad oggi decessi in diminuzione dell’80%

Drastica diminuzione delle morti dovute al morbillo dal 2000 ad oggi, tuttavia preoccupa l’andamento del 2017, condizionato dall’andamento delle vaccinazioni, minori rispetto al passato

In 17 anni, grazie alla maggiore diffusione dei vaccini in tutto il mondo, le morti causate dal morbillo sono drasticamente diminuite: sono all’80 % in meno. I decessi sono passati dunque da 500mila nell’anno 2000 a 110mila nel 2017.

Probabilmente potevano essere ancor di meno se non non ci fosse stato il brusco aumento di decessi iniziato a partire dall’anno 2016, per finire al 2017.

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Un boom al rialzo, del 30% di decessi in più, causati dalla corrispondente diminuzione delle vaccinazioni. E’ quanto riportato nel rapporto ‘Progressi verso l’eliminazione del morbillo’ pubblicato sulla rivista online dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC).

Realizzato dal Dipartimento immunizzazioni dell’Organizzazione Mondiale della sanità (Oms), il rapporto si riferisce al periodo a cavallo fra gli anni 2000 e 2017.

Emerge che la copertura stimata della prima dose di vaccino contro il morbillo nel mondo è aumentata dal 72% all’85%. Un fattore chiave che ha permesso di abbassare l’incidenza annua di casi, diminuita dell’83%. Si è passati dunque a un’incidenza di 145 casi per un milione di abitanti a 25.

Conseguentemente anche il numero di decessi è diminuito dell’80%, passando da 545.174 decessi nel 2000 a 109.638 nel 2017 pari complessivamente a 21,1 milioni di morti evitate, soprattutto in Africa.

Risultati importanti che però non consentono di restare tranquilli perché nel 2017 si è verificato un importante rallentamento. Dal 2016 infatti l’incidenza del morbillo è aumentata globalmente e in 5 delle 6 Regioni Oms, in particolare in America, Europa e Mediterraneo Orientale. Inoltre, la copertura vaccinale dopo anni di crescita, da un paio di anni è rimasta stabile.

In totale, nel biennio 2016-2017, il numero dei contagi è lievitato del 31%. Infine, altro dato preoccupante, riguarda il Venezuela, dove da luglio 2018, è tornata la trasmissione endemica del virus, precedentemente interrotta.

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