Giornata Mondiale del Sonno, scatta “l’allarme apnee notturne”

Oggi, 18 marzo, ricorre la Giornata Mondiale del Sonno. Tanti i disturbi che impediscono il regolare svolgersi del riposo notturno, una delle attività vitali più importanti per l’equilibrio fisico e psicofisico dell’uomo. Tra le principali cause d’insonnia troviamo le apnee notturne, tanto diffuse da colpire ben 2 milioni di italiani

La sindrome dell’apnea ostruttiva nel sonno – Obstructive Sleep Apnea Syndrome , OSAS – è un fenomeno molto diffuso, caratterizzato da ripetute interruzioni o rallentamenti nella respirazione, durante il riposo notturno. Causa principale ne è l’ostruzione delle vie aree che determina un temporaneo arresto del flusso d’aria ai polmoni. L’OSAS è tanto pericolosa da determinare, non solo un evidente peggioramento nella qualità della vita, ma anche danni gravi alla salute, quali infarto, ipertensione e cardiopatie. Grande è il numero dei soggetti che ne soffrono, tanto che risulta fondamentale puntare l’attenzione su quello che può essere definito come un vero e proprio “Allarme apnee notturne”, soprattutto oggi, 18 marzo, in occasione della Giornata Mondiale del sonno. A soffrire di un disturbo tanto insidioso, sono infatti ben 2milioni di italiani, non solo adulti, ma anche bambini, molti dei quali, totalmente inconsapevoli. L’insorgenza della sindrome delle apnee notturne nei piccoli pazienti può essere determinata da patologie respiratorie primarie o da alterazioni delle strutture cranio-facciali, come ad esempio il palato stretto. Tra i sintomi più evidenti si annoverano russamento, sonnolenza diurna, cefalea mattutina, perdita di attenzione e concentrazione, sensazione di stanchezza, irritabilità, ansia, sbalzi d’umore, depressione, modificazioni della libido. Tante però possono essere le implicazioni di una patologia spesso difficile da riconoscere. In molti casi, i pazienti non sono in grado di identificare i sintomi della malattia, come tipici dell’OSAS o addirittura li sottovalutano,  non rendendosi conto che si tratti delle prime avvisaglie di una  sindrome davvero seria, in grado di alterare considerevolmente l’equilibrio fisico e mentale dell’individuo.  Perplessità e dubbi ci sono anche sulle figure competenti alle quali rivolgersi per ottenere una corretta diagnosi ed una efficace cura. Nell’ambito di una sindrome dalla configurazione così oscura e complessa, fondamentale è un approccio multidisciplinare. Al fine di una diagnosi completa, è necessario il coinvolgimento di diversi apparati, tra cui le figure del medico specialista in medicina del sonno, del pneumologo, del neurologo, dell’otorino, del cardiologo nonché dell’odontoiatra.

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