L’importanza di una buona dormita: le linee-guida per un sonno corretto

Dormire bene aiuta il fisico, ma il “sonno perfetto” potrebbe non essere una scienza esatta.

sonno Nonostante non esista una formula assoluta per il buon sonno, l’American Thoracic Society ha fornito delle semplici ma fondamentali linee-guida, indirizzate a medici e pazienti, per rieducare l’organismo ad un corretto ritmo sonno-veglia, al fine di prevenire l’insorgenza di patologie e persino di drammatici incidenti spesso dovuti al sonnambulismo automobilistico.

“Il sonno gioca un ruolo vitale per la salute umana, eppure scarseggiano le indicazioni qualificate su come promuovere uno stato di salute attraverso il sonno”, ha ammesso Sutapa Mukherjee, Direttore del Comitato che ha redatto questo fondamentale “Vadevecum”. “Questo documento, che ha ricadute anche di salute pubblica, sottolinea l’importanza di un sonno di buona qualità e si concentra in particolare sulla salute del sonno degli adulti e dei bambini”.

Quantità e qualità del sonno sono indispensabili per garantire al soggetto una corretta salute. Bisogna innanzitutto ricordare che ad ogni fase della vita di un individuo corrisponde il giusto “apporto” di sonno. I bambini hanno un ritmo sonno-veglia diverso da quello di un adulto, che è consigliabile assecondare. In generale, dormire tra le 7 e le 9 ore al giorno è il “tetto” ideale per un adulto medio, senza considerare le peculiarità individuali di ogni singolo paziente.

Lo studio americano si concentra inoltre sugli incidenti alla guida causati da colpi di sonno improvvisi. Sono i più giovani ad essere principali vittime e carnefici di tali episodi, spesso a causa anche della scarsa informazione in materia. I guidatori non sono, stando alla ricerca, “educati” ai pericoli del sonno quando impugnano il volante di un mezzo. E’ importante informare dei rischi causati dal sonnambulismo automobilistico, per responsabilizzare ragazzi ed adulti a mettersi alla guida solo dopo aver riposato adeguatamente.

Altra importante questione trattata nello studio è quella legata ai disturbi del sonno. Prima di ricorrere a psicofarmaci di ogni genere, gli esperti raccomandano di ricorrere a terapie cognitivo-comportamentali per ripristinare il sonno perduto in maniera naturale e duratura. E’ fondamentale, infine, aggiornare i medici sulle linee-guida da seguire per educare i pazienti alla “pratica” del dormire bene. “Queste raccomandazioni si basano su una revisione della letteratura e sull’esperienza diretta di un panel di esperti in medicina del sonno – conclude afferma Atul Malhotra, presidente dell’American Thoracic Society – Esse forniscono un’importante base, a partire dalla quale sarà possibile promuovere il ‘sonno sano’ su ampia scala; questo a sua volta genererà una serie di benefici. E non solo per la salute”.

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