Un nuovo approccio alla cura della psoriasi
Apre ad Acri il primo ambulatorio multidisciplinare per il trattamento della malattia
La psoriasi é la malattia maggiormente diffusa nel nostro territorio con le sue espressioni più eterogenee: dalla semplice “forfora” alle forme gravi eritrodermiche e artropatiche.
Nella forma cutanea, la psoriasi si presenta come una dermatosi eritemato-desquamativa, cronico-recidivante su base infiammatoria che può esordire ad ogni età della vita con picchi d’incidenza tra i venti-trenta anni d’età che si ripetono tra i cinquanta-sessanta anni. L’inizio della patologia é influenzato da fattori ambientali che agiscono su quelli genetici della popolazione. L’incidenza massima della psoriasi, in Europa, si ha in Francia dove é pari al 3,6% mentre in Russia la più bassa percentuale, pari appena allo 0,2%. In Italia questa malattia colpisce il 3,1% della popolazione, ma, se consideriamo che troppo spesso talune forme non vengono diagnosticate oppure sono confuse con patologie simili, esempio l’onicomicosi, la percentuale é destinata ad un sensibile aumento.
Fino a qualche anno fa la psoriasi era considerata una dermatosi riguardante soltanto la pelle, poi si é scoperta la connessione con l’artropatia psoriasica, oggi si può parlare di malattia sistemica per il coinvolgimento di altri organi e apparati, condizionata dall’alterazione dei loro metabolismi in grado di attivare altre patologie come infezioni virali, epatite HCV, neoplasie; alterazioni dell’umore in presenza di alcolismo, tabagismo, depressione; patologie con sindrome metabolica e malattie infiammatorie croniche intestinali; occasionalmente, insufficienza renale.
A questo punto il paziente psoriasico come si gestisce? Quali sono i suoi riferimenti?
Il ruolo del suo medico curante diviene importantissimo. D’ora in avanti toccherà a lui orientare il suo assistito nella giungla di terapie topiche e sistemiche esistenti: il malato psoriasico inizia qui il suo peregrinare fatto dai consigli del medico,degli amici e/o parenti, erboristi, e perché no, maghi e santoni della medicina alternativa, farmacisti, etc. Intanto cosa succede?
Il paziente sta male, fuma, é depresso, spesso beve e la sua malattia avanza e progredisce.
Dall’esperienza di dermatologa ambulatoriale, nasce l’idea d’inaugurare un ambulatorio integrato per la psoriasi, interdisciplinare, ove al centro ci sarà il malato intorno al quale saranno specialisti a valutare la patologia per poter, quindi, istituire una terapia mirata alla guarigione.
La terapia per la psoriasi ha fatto passi da gigante negli ultimi trent’anni: topici a base di vitamina D e suoi derivati, terapie sistemiche a base di ciclosporina, metotressato, fino ad arrivare alle terapie biotecnologiche che ormai, dopo anni d’impiego, risultano sicure anche a lungo termine e possono offrire il vantaggio di una somministrazione ad intervalli sempre più lunghi, con periodi di remissione dalla malattia anche di anni.
In autunno sarà inaugurato ad Acri (Cs), presso gli ambulatori del reparto di medicina del Presidio Ospedaliero “Beato Angelo” il primo ambulatorio interdisciplinare della psoriasi in Calabria. Il paziente, finalmente, sarà seguito in base alle sue esigenze: dal dermatologo all’internista, dal reumatologo allo psichiatra. Una consulenza, cioè, a 360°. Sarà il primo ambulatorio dove troverà accesso lo psoriasico: un articolato e completo punto di riferimento con l’unico obiettivo di alleviare e guarire tale malattia, perché di psoriasi si po’ guarire.
Il servizio verrà attivato grazie alla disponibilità e sensibilità della Direttrice Sanitaria Dott.ssa Anna Di Donato e del Direttore del reparto di medicina Dott. Luigi Mazzuca, che ha messo a disposizione gli ambulatori del reparto, oltre, ovviamente, a tutti gli altri specialisti che, senza compensi aggiuntivi di alcun genere, resteranno al servizio di chi soffre.
Inizia, così, una nuova era per la psoriasi, sperando di poter parlare “una tantum”di sanità che funziona in Calabria, di medici validi, consapevoli, preparati, che operano secondo scienza e coscienza quotidianamente, senza che nessuno metta in evidenza le intrinseche difficoltà cui va incontro tutti i giorni, dalla carta che manca allo strumento che non si può acquistare per mancanza di soldi.