Varicella, 500mila casi all’anno in Italia. L’importanza della vaccinazione

Cinquecentomila persone. Tanti sono i pazienti, grandi e piccini, che ogni anno contraggono la varicella nel nostro Bel Paese.

varicella I dati, forniti dal Siti (Società Italiana di Igiene) nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Roma lo scorso 30 marzo, parlerebbero chiaro. Nelle regioni italiane dove non si attua la pratica della vaccinazione preventiva contro la varicella, inoltre, assistiamo ad un picco dei casi critici, talvolta letali, comportati dalle complicanze legate a questa malattia. Gli esperti del Siti hanno registrato circa 20mila casi difficili, soltanto tra i pazienti più piccoli.

Dati che spaventano, quelli riportati dalle ricerche Siti, e che vogliono invitare l’Italia a praticare, da nord a sud dello Stivale, la vaccinazione preventiva. “Le prime otto Regioni che hanno avviato i programmi di vaccinazione contro la varicella da più tempo e hanno raggiunto l’80% di copertura hanno registrato una riduzione delle ospedalizzazioni fino a un settimo rispetto all’epoca pre-vaccinale, con una riduzione dei costi connessi da 4 a 7 volte”, ha ammesso il componente del board dei vaccini della Siti Paolo Bonanni. Stesso discorso vale per un’altra malattia tanto conosciuta quanto rischiosa, ovvero la rosolia. “Quando si verifica una rosolia in gravidanza – ha ammesso Chiara Azzari, Direttore della Clinica Pediatrica dell’Università di Firenze – c’è un altissimo rischio di complicazioni per il bambino che deve nascere, ma negli ultimi anni abbiamo avuto decine di casi di rosolia”.

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