Ecco i cibi sazianti: appagare il gusto mantenendo la linea si può

Soddisfare lo stomaco mantenendo la linea? Yes, we can!

cibi saziantiIl progetto europeo “SATIN”, un consorzio che unisce nella ricerca ai cibi sazianti sette università inglesi, spagnole, danesi e svedesi, ha scelto di studiare le proprietà ipocaloriche e super sazianti di alcuni alimenti. Al vaglio dei ricercatori carruba, legumi, yogurt intero e…pane. In particolare, la ricerca avrebbe individuato alcuni cibi – come i legumi, appunto – ricchi di amidi resistenti che inviano al cervello un segnale di “stop” all’assunzione di alimenti. Tutto ciò sarebbe possibile perchè questi amidi hanno il potere di indurre la flora batterica intestinale a produrre acidi grassi a catena corta. Non basta, tuttavia, mangiare i cibi individuati come “sazianti” per riempirsi lo stomaco in maniera soddisfacente. La sazietà, infatti, è un fenomeno molto particolare, che consiste in una sazietà “Omeostatica, che regola l’introito energetico, ed edonistica: non meno importante perché anche il cervello, dopo un pasto, deve sentirsi “soddisfatto””, spiega la docente di Nutrizione Integrata Lucia Bacciottini.

Al commento della Bacciottini fa eco quello della collega Marisa Porrini. “I meccanismi di controllo dell’appetito sono numerosi, ma sono più forti quelli che ci spingono a mangiare, retaggio di tempi in cui il cibo scarseggiava. Inoltre, la sazietà viene messa a tacere dalle percezioni cognitive: sentirsi lo stomaco pieno di un’insalata non basta a fermarci se poi vediamo un piatto che ci ingolosisce. E oggi siamo esposti alle tentazioni a ogni passo”. I dolci sono una tentazione irresistibile, ma gratificante solo a breve termine: essi, come tutti gli snack e gli alimenti “raffinati”, non producono un lungo senso di sazietà.

Quali potrebbero essere i cibi sazianti da consumare in tutta tranquillità? Frutta e verdura in primis: l’ideale sarebbe un’insalata prima dei pasti principali, per indurre il senso di sazietà. E, ultimo ma non per importanza, lo yogurt intero: “Sfama di più perché rallenta il tempo di svuotamento gastrico e consente un assorbimento più graduale di zuccheri e proteine”, conclude la Bacciottini.

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