Vitamina K2: forse una nuova speranza per i malati di Parkinson

L’esperimento è stato condotto su un essere vivente che condivide ben poche somiglianze con l’uomo: una mosca; tuttavia, a livello intracellulare anche quest’insetto è dotato della propria “fabbrica di energia”, data da organuli citoplasmatici chiamati mitocondri la cui assenza è incompatibile con la vita.

Un esperimento appena pubblicato dalla rivista Science, ha preso in considerazione alcune mosche con dei difetti in un gene chiamato PINK1, che non consentiva loro di volare in quanto il suo mal funzionamento comportava una ridotta produzione di energia da parte dei mitocondri.

Il morbo di Parkinson è una malattia neurodegenerativa caratterizzata da morte neuronale in alcune aree cerebrali i cui neuroni non sono più in grado di far fronte alle proprie necessità energetiche in seguito a difetti mitocondriali strettamente collegati a mutazioni del medesimo gene preso in considerazione nelle mosche: il PINK1.

I ricercatori della Northern Illinois University, hanno somministrato Vitamina K2 alle mosche che a causa del gene PINK1 difettoso non erano in grado di volare: la vitamina è stata in grado ripristinare l’attività mitocondriale e la conseguente produzione di energia riconsentendo il volo.

Vista la stretta connessione tra difetti del gene in questione e la compromissione della funzione mitocondriale lo studio apre un nuovo filone di indagine in cui la Vitamina K2 potrebbe rivelarsi un prezioso strumento di contrasto alla neuro degenerazione.

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