Vista bene primario ma per gli occhi scarsa prevenzione

Quasi il 70% delle persone a livello mondiale preferirebbe rinunciare a 10 anni di vita, o anche sacrificare un arto, piuttosto che perdere la vista. Eppure meno di un terzo degli intervistati adotta le misure necessarie per preservare la vista. E’ quanto emerge dal ”Barometer of Global Eye Health,” una nuova indagine mondiale, pubblicata oggi da Bausch + Lomb. Sviluppata in collaborazione con esperti della cura degli occhi di tutto il mondo e validata da 147 professionisti della salute oculare, provenienti da 26 paesi diversi, la ricerca, attraverso il partner KRC Research, ha coinvolto 11.000 persone in Brasile, Cina, Francia, Germania, India, Italia, Giappone, Russia, Spagna, U.K. e Usa. Anche se l’80% del deficit visivo puo’ essere prevenuto se diagnosticato e trattato con il giusto anticipo, secondo i risultati, un numero insufficiente di persone si sottopone a esami periodici agli occhi ed i motivi per evitarli sono molto diversi. I dati rivelano che meno di un terzo degli intervistati adotta le misure basilari necessarie a preservare la vista. Eppure, se costretti a fare una scelta, preferirebbero perdere il senso del gusto (79%), l’udito (78%), un arto (68%) o 10 anni di vita (67%) piuttosto che la vista. E tre quarti delle persone preferirebbe avere lo stipendio ridotto della meta’ piuttosto che avere un calo permanente del 50% della vista. Il 68% afferma di essere informato rispetto alla salute degli occhi, ma solo il 21% si e’ sottoposto a esami oculistici regolari negli ultimi 5 anni. Le donne sono piu’ propense degli uomini ad adottare misure protettive della vista, come ad esempio usare gli occhiali da sole (81% vs. 77%), avere una dieta salutare (82% vs. 75%) e astenersi dal fumo (79% vs. 73%). Le persone sposate dichiarano di essersi sottoposte ad un esame completo degli occhi nel corso dello scorso anno, piu’ frequentemente rispetto ai single (46% degli sposati vs. 38% dei single). Tra coloro che non fanno esami periodici, il 65% ha dichiarato di non andare da un oculista perche’ non avverte alcun sintomo e il 60% perche’ vede bene: ”motivazioni pericolose – avvertono i ricercatori – in quanto le malattie si verificano in molti casi senza alcun segno visibile dal paziente”. Il 97% dei medici intervistati e’ convinto che non ci sia sufficiente conoscenza in tema di salute degli occhi. ”Gli occhi, – ha dichiarato Cal Roberts, M.D., Chief Medical Officer del Gruppo Bausch + Lomb – sono un organo attraverso il quale e’ facilmente visibile lo stato di salute di vene e arterie, consentendo agli specialisti di individuare i segni di oltre 150 malattie, come il diabete, l’ipercolesterolemia e l’ipertensione, anni prima che un paziente manifesti altri sintomi visibili”, di qui l’esigenza di ”informare ed educare milioni di persone in tutto il mondo sull’importanza di andare da un oculista con regolarita’ per evitare di incorrere in malattie serie agli occhi, comprese cataratta, degenerazione maculare, glaucoma, sindrome da occhio secco ed aumentare le possibilita’ di individuare precocemente altre condizioni croniche”.

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