Vino rosso: esercizio fisico in bottiglia? Un sogno che ha qualcosa di vero

Lungi dal voler affermare che sorseggiare del buon vino rosso seduti in poltrona possa garantirci quella forma fisica tale da affrontare con disinvoltura la prova costume, tuttavia il risultato di un recente esperimento potrà senz’altro lenire i sensi di colpa di chi ha fatto della sedentarietà una ragione di vita.

Che il nettare degli dei, in modiche quantità, fosse  tutt’altro che controindicato al mantenimento di un buon stato di salute è noto da tempo; non si sapeva però che il resveratrolo, uno dei polifenoli in esso contenuti, presentasse delle proprietà tali da poter essere utilizzato addirittura come contromisura nutrizionale al fine di prevenire alcune tra le conseguenze negative indotte da uno stile di vita caratterizzato da un ridotto esercizio fisico.

La ricerca è stata pubblicata sull’ultimo numero del “FASEB” journal, organo ufficiale della Federazione della Società Americane di Biologia Sperimentale, ed è stato effettuato da ricercatori afferenti a vari istituti di ricerca Francesi quali il “Centre National de la Recherche Scientifique” (CNRS), “Institut Pluridisciplinaire Hubert Curien” (IPHC), dell’Università di Strasburgo.

Due gruppi di ratti sono stati sottoposti ad uno stato assimilabile alla mancanza di gravità mantenendone in sospensione gli arti inferiori in maniera tale da assicurarne l’assenza di attività muscolare: gli animali che non hanno ricevuto alcun trattamento, al termine dell’esperimento hanno riportato ipotrofia muscolare della parte terminale degli arti inferiori (muscolo soleo), sviluppo di resistenza all’azione dell’insulina  e deperimento osseo caratterizzato da ridotta densità minerale  con maggiore tendenza alla frattura.

I ratti a cui era stato somministrato resveratrolo per via orale non hanno presentato alcuna di queste complicazioni, anzi, con conferme a livello molecolare hanno nettamente beneficiato delle proprietà anti ossidanti di questo polifenolo, che, vino rosso a parte, non è stato ancora testato sugli esseri umani.

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