Vertigini e bassa pressione tra le cause della demenza, a rischio soprattutto gli anziani

Rivelata, da un recente studio, una certa connessione tra vertigini, bassa pressione e rischio di demenza. Secondo i ricercatori olandesi a capo della ricerca, gli anziani che soffrono di bassa pressione del sangue, hanno il 4% di probabilità in più di sviluppare la demenza senile negli anni successivi

demenza

Una recente ricerca – condotta dai ricercatori dell’Erasmus Medical Center, in Olanda – porta alla luce un nuovo fattore da inserire nella lista delle cause scatenanti la demenza senile. Secondo quanto emerso, gli anziani soggetti a frequenti abbassamenti di pressione con conseguente sensazione di vertigini, presentano una predisposizione del 4% maggiore di ammalarsi di demenza. I frequenti fenomeni di pressione bassa, nota anche come ipotensione posturale – legati alla sensazioni di vertigini quando ci si alza improvvisamente dalla sedia e che si manifestano in modo abbastanza frequente tra gli anziani – determinano un apporto minore di sangue al cervello provocando danni alle cellule cerebrali che nel corso del tempo si fanno sempre più evidenti. I risultati della ricerca sono frutto del monitoraggio di ben 6.000 persone nell’arco temporale di 15 anni. L’aumento del rischio di demenza in realtà, è abbastanza sottile, la percentuale si attesta infatti solo al 4%. Elementi quali il fumo, l’alcol, il colesterolo alto e uno scorretto stile di vita si collocano ancora tra i principali fattori di rischio. La scoperta però è utile a mettere in guardia soprattutto nel caso in cui i fenomeni di bassa pressione si ripetano periodicamente nel soggetto. In questo caso è sempre bene andare affondo alla questione. Spesso infatti, tali problemi possono derivare dal cattivo dosaggio di alcuni farmaci.

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