Una scarsa qualità del sonno mette a rischio la pressione sanguigna

Livelli elevati di pressione sanguigna, stato patologico noto come Ipertensione, aumentano notevolmente il rischio di infarto e scompenso cardiaco.  Un recente studio condotto da ricercatori della Harvard Medical School recentemente pubblicato sulla rivista scientifica Hypertension, ha monitorato tra il 2007 ed il 2009 la qualità del sonno di 784 uomini di età superiore ai 65 anni.

All’inizio nessuno tra i soggetti coinvolti presentava sintomi della patologia, mentre al termine, 243 persone ne risultavano affette; queste ultime erano quelle che non riuscivano a protrarre il proprio riposo in uno stato di sonno profondo oltre una durata estremamente ridotta.

L’indice di qualità del sonno era costituito dalla durata della fase di sonno profondo, scientificamente riconosciuta come “slow wave sleep” ossia sonno caratterizzato da onde cerebrali a bassa frequenza.

La Professoressa Susan Redline della Harvard Medical School rivendica il primato dello studio condotto dal suo team di ricerca nell’aver trovato una diretta correlazione tra una scarsa qualità del sonno ed  incremento del rischio di sviluppare in futuro patologie cardio-vascolari.

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