Tumori, tutta colpa del caso? Uno studio olandese sfata il mito della sfortuna

Il caso ha sicuramente un ruolo importante nell’insorgenza dei tumori, ma non ne è la principale causa. L’Università di Ultrecht sfata il mito secondo cui la sfortuna sarebbe il fattore più incisivo nella nascita del cancro

Lo scorso anno, uno studio condotto dai ricercatori della Johns Hopkins University School of Medicine di Baltimora in relazione alle condizioni che scatenano i tumori, era arrivato alla conclusione che la maggior parte dei casi è dovuto alla ‘sfortuna’. Secondo la ricerca – presa di mira da medici, scienziati e professionisti del settore e sottoposta a numerose critiche – le mutazioni genetiche che avvengono casualmente quando le cellule staminali si dividono, sono i principali contributi del cancro ed esercitano un’influenza maggiore rispetto ai fattori ereditari o esterni, come cattivi stili di vita. A confutare la teoria, un altro studio sempre focalizzato sulle mutazioni nelle cellule staminali adulte, pubblicato su Nature dall’università di Utrecht. I ricercatori olandesi hanno studiato le mutazioni del Dna nelle cellule staminali adulte di fegato, intestino e colon di una serie di volontari tra 3 e 87 anni, verificando che, indipendentemente dall’organo o dall’età della persona, il numero di nuove mutazioni che si accumulano è stabile, con una media di 40 l’anno. Il fatto che in organi con incidenza di tumori molto diversa tra di loro, sia stato trovato lo stesso numero di mutazioni, indica che a teoria della sfortuna non è sufficiente a spiegare la differenza di incidenza di determinati tumori.

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