Tumori professionali: corso ECM per Medici e Tecnici della Prevenzione
Il corso di formazione si svolgerà il 23 febbraio 2013 presso la Sala Congressi dell’Hotel San Francesco di Rende, e vale 9,5 crediti ECM. La corretta informazione dei medici e delle figure sanitarie aziendali sugli adempimenti obbligatori specifici e sui rischi intrinseci e spesso poco noti, dovuti all’utilizzo in ambienti di lavoro di numerose sostanze e preparati pericolosi, è una tappa obbligatoria e fondamentale del processo formativo di quelle professionalità che, a loro volta, compartecipano alla formazione aziendale dei lavoratori, nel quadro più complesso della diffusione capillare di una “cultura specifica” che ancora deve concretamente realizzarsi.
In tale contesto si stimolerà un confronto ed un dialogo attivo che faccia emergere, discutere e risolvere gran parte dei quesiti che sorgono nella pratica sanitaria aziendale specifica, ma anche da eventuali interpretazioni poco attente dei riferimenti legislativi. Oggi, il numero delle sostanze e dei preparati cancerogeni, certi o sospetti, presenti in commercio ed utilizzati nelle diverse attività lavorative è molto elevato, ed è in continuo aumento, cosicché un singolo individuo, nei diversi momenti della propria storia lavorativa, può essere esposto a numerose tipologie di inquinanti, con effetti sulla salute apparentemente imprevedibili in quanto evidenti clinicamente solo a distanza di anni. A complicare ulteriormente lo scenario vi è la continua immissione sul mercato di specie chimiche nuove, di cui si conosce ancora poco, soprattutto per quanto riguarda gli effetti a lungo termine e gli effetti sinergici con altre sostanze.
Questo corso intende fornire strumenti utili ed aggiornamenti importanti ai medici ed alle figure sanitarie (e non solo ai “medici competenti”) che si trovino nella necessità di valutare il rischio cancerogeno e mutageno, sia a livello preventivo sia nell’identificazione del nesso di causa professionale, argomentando su:
1) l’identificazione corretta degli agenti chimici pericolosi,
2) individuazione delle banche dati ufficiali delle varie sostanze pericolose, cancerogene e mutagene,
3) le modalità di consultazione delle banche dati nazionali ed internazionali,
4) l’esatta classificazione delle varie tipologie di composti,
5) l’analisi delle proprietà chimico fisiche e tossicologiche correlate alle classi di pericolo,
6) l’individuazione dei limiti massimi ammissibili di concentrazione ambientale lavorativa, per ogni singola sostanza,
7) gli adempimenti necessari per assolvere agli obblighi della valutazione del rischio,
8) l’analisi critica delle informazioni fornite dai produttori delle sostanze e dei preparati immessi in commercio,
9) la conoscenza delle modalità preventive per effettuare misure di inquinanti in vivo attraverso gli indicatori biologici di esposizione o di intossicazione (misurati nelle urine e nel sangue),
10) l’applicazione pratica relativa alla redazione delle cartelle sanitarie e di rischio lavorativo, nonché (nei casi previsti) del registro degli esposti e tutti gli adempimenti sanitari obbligatori conseguenti,
11) Le corrette procedure di analisi dei fattori professionali, oncologici e clinici, ai fini dell’espressione di un corretto inquadramento del “nesso di causa” come malattia professionale.
Maggiori informazioni su www.jbprof.com