Tintarella, Italiani bocciati: troppe le cattive abitudini

Indisciplinati sotto il sole e persino all’interno del lettino abbronzante. Un’indagine tutta italiana lo conferma: la popolazione del Bel Paese sottovaluta i rischi di un’esposizione irresponsabile al sole.

tintarella 6 agosto

A lanciare l’allarme l’indagine condotta e pubblicata sul libro “Il sole e la pelle” scritto da Ignazio Stanganelli, Direttore dello Skin Cancer Unit, Irccs; ricerca portata in auge nel corso della campagna “Salviamo la pelle”, lanciata dall’Istituto Oncologico Romagnolo, dall’Irccs Irst, in collaborazione con l’Università di Bologna, l’Ieo di Milano e l’Università di Parma. Secondo l’opera di Stanganelli emerge un modello comportamentale inquietante, soprattutto tra i giovani che frequentano lettini solari e calde spiagge. L’indagine, condotta nel trimestre giugno-agosto 2011 su un gruppo di circa 4700 persone che hanno frequentato la Riviera Romagnola, ha evidenziato come siano gli uomini giovani, single e con basso livello di istruzione i soggetti più irresponsabili, almeno in spiaggia.

“Un soggetto su quattro – sottolinea Stanganelli  – si espone al sole per un periodo superiore alle 3 ore consecutive“, mettendo in evidenza come la tintarella artificiale sia invece il passatempo prediletto delle giovani donne (con meno di 35 anni), non sposate, con lentiggini ed un alto grado di istruzione. Anche in ambito di abbronzatura su lettino, l’esperto precisa che “L’uso dei lettini è maggiore per fenotipi a rischio, cioè soggetti con lentiggini, capelli rossi o occhi chiari”, oltre che tra i giovanissimi di età compresa tra i 15 e i 25 anni.

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