Testamento biologico, l’accordo è vicino

Dopo la morte di Eluana Englaro, il governo ha rinunciato al disegno di legge presentato in extremis per fermare lo stop all’idratazione e all’alimentazione della ragazza di Lecco. Riparte, invece, dal testamento biologico. Ci sono più di duemila persone nelle condizioni di Eluana nel nostro Paese, il governo vuole evitare il ripetersi di casi simili e sta facendo il possibile per accelerare i tempi di un provvedimento di cui si parla da anni. Sono 300mila le persone che ogni anno in Italia entrano in coma. Più di un terzo riesce ad uscirne indenne, e il 30% è in coma a causa di incidenti stradali o sul lavoro. Il testo del ddl ora all’esame considera nutrizione e idratazione forme di sostegno vitale e atti eticamente e deontologicamente dovuti. E quindi anche quando si è nel pieno delle proprie capacità di intendere e di volere non si potrà fare alcuna disposizione su questa materia. Tutti i quotidiani nazionali ne danno notizia.
«Seguiremo l’iter e rispetteremo l’intesa sulla legge – spiega il ministro del Welfare Maurizio Sacconi – entro due settimane si parte in aula e poi sarà il presidente a fissare i tempi certi. Dopo il via libera dell’aula del Senato il disegno di legge dovrà passare alla Camera e impiegherà non meno di una decina di giorni per essere approvato. E quindi per introdurre il testamento biologico bisognerà attendere almeno un mese».
«Ho sostenuto fin dall’inizio – dice con voce profonda il professor Umberto Veronesi, senatore Pd – che questo dramma non sarebbe accaduto se avessimo avuto un documento scritto da Eluana, se fosse stato disponibile il suo testamento biologico. Se vogliamo che una vicenda così dolorosa non si ripresenti l’unica strada è dotarsi di una legge sul testamento biologico. Questa vicenda ci ha dimostrato quanto la tecnologia medica possa invadere la nostra vita. Sono d’accordo con il filosofo cattolico Giovanni Reale quando vede nel caso di Eluana “un abuso da parte di una civiltà tecnologica che vuole sostituirsi alla natura”, quando avverte che “si è perduta la saggezza della giusta misura e la Chiesa, e il governo assieme a lei, sono vittime di questo paradigma culturale dominante, che avrebbe voluto tenere in vita Eluana contro la natura”. Perché il testamento biologico è utile a chi non vuole una vita artificiale. L’idratazione e l’alimentazione forzata sono esattamente ciò che rende possibile la vita artificiale. La legge proposta enuncia un obiettivo, ma rende impossibile realizzarlo. Una legge che si autocancella, assurda e inutile, nessuno lo sottoporrebbe».

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