Sicilia da guinness per il numero di parti cesarei praticati

La percentuale in Regione si attesta a circa il 53% – nello specifico 53,7% nel 2008 e 53,11% nel 2009 – a fronte di una media nazionale del 38,35%. La Sicilia dunque arranca, a maggior ragione considerando l’obiettivo del 20% fissato dal ministero della Salute. Il dato siciliano è appesantito dalle case di cura private, riconosce la stessa Regione, che fanno registrare percentuali nettamente più alte. Per arginare il fenomeno, che tra l’altro è uno degli obiettivi assegnati ai manager delle aziende sanitarie regionali, è stato deciso di uniformare le tariffe con cui la Regione remunera, sia alle strutture pubbliche che a quelle private, le varie tipologie di parto. Con un decreto ad hoc firmato il 13 luglio scorso dall’assessore alla Salute Massimo Russo, la Regione ha cercato di promuovere il parto naturale e scoraggiare il ricorso improprio al cesareo, uniformandosi così alle raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità e recependo le linee guida emanate dal ministero della Salute lo scorso 19 gennaio.

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