Servizio Sanitario Regionale: Veneto sul podio, Calabria e Campania fanalini di coda

Stilata, dal C.R.E.A. Sanità dell’Università di Roma Tor Vergata, la classifica delle regioni italiane migliori in fatto di sanità: sul primo gradino del podio il Veneto, fanalini di coda Calabria e Campania

Lo storico divario tra Nord e Sud Italia sembra non sia ancora destinato a dissolversi, soprattutto per quanto riguarda il settore sanità. Da questo punto di vista infatti, il Sud risulta essere ancora una zona di forti criticità per la sanità nazionale, tanto che proprio in quest’area si concentra il maggior numero di casi di inefficienza e di negligenza. A conferma del problematico quadro, la classifica delle migliori regioni italiane in campo sanitario, stilata dal C.R.E.A. Sanità dell’Università di Roma Tor Vergata, attraverso il rapporto “Una misura di performance dei Servizi Sanitari Regionali”. Il documento, giunto alla quarta edizione, è stato redatto in base ai giudizi espressi da numerosi e variegati attori del sistema sanitario, rappresentanti delle categorie ‘Utenti’, ‘Management aziendale’, ‘Professioni sanitarie’, ‘Istituzioni’ e ‘Industria medicale’ ,i quali si sono espressi con una stima sulle performance sanitarie con un giudizio che va da 1 per il massimo a 0 per il minimo. Nel suddetto documento, l’indice complessivo di Performance oscilla da un massimo di 0,63 ad un minino di 0,33. Da quanto emerso, il Nord, in merito a prestazioni sanitarie,  è nettamente superiore rispetto al Sud. Prima Regione Italiana a salire sul podio in fatto di buone prestazioni sanitarie è il Veneto, il cui Servizio Sanitario Regionale è risultato essere il migliore con performance del 63%. A seguire, la Provincia Autonoma di Trento, la Toscana ed il Piemonte meritevoli di una performance superiore al 57%, con piccole variazioni tra l’una e l’altra regione. Valutazioni positive anche per i Servizi Sanitari Regionali di Friuli Venezia Giulia, Provincia autonoma di Bolzano, Lombardia, Basilicata, Umbria, Emilia Romagna, Marche e Lazio con prestazioni che si aggirano intorno al 50% e livelli abbastanza omogenei. Negative le valutazioni per le ultime nove regioni della lista: Liguria, Valle d’Aosta, Abruzzo, Sardegna, Sicilia, Molise, Puglia, Calabria e Campania, per le quali si registrano valori che scendono progressivamente fino ad arrivare allo 0,33 per l’ultima.

 

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