Screening neonatale, al via la sperimentazione: l’OK della Lorenzin

Diagnosticare malattie metaboliche ereditarie pericolose entro 2 giorni dalla nascita da oggi si può: il Ministero della Salute ha dato il via alla sperimentazione dello screening neonatale con uno stanziamento di 10 milioni di euro per anno.

screening neonatale Lo screening neonatale a poche ore dalla nascita del neonato è stato fortemente voluto dal Ministero della Salute in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, i rappresentanti delle Regioni e delle Società scientifiche di settore. La sperimentazione è stata approvata nel corso della Conferenza Stato-Regioni tenutasi nella giornata di ieri. Soddisfatta dell’esecuzione di questo importante decreto il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin. “Grazie a questo provvedimento potranno essere rafforzati ed estesi gli attuali programmi di screening neonatale, per un’efficace prevenzione delle malattie metaboliche ereditarie, favorendo la massima uniformità nell’applicazione della diagnosi precoce neonatale sull’intero territorio nazionale – ha dichiarato il Ministro – In questo modo si potrà evitare che i bambini affetti da queste patologie subiscano danni causati da un ritardo diagnostico”.

Effettuato entro 48 ore dalla nascita del bebè, lo screening neonatale permette di identificare un vasto gruppo di patologie prima che esse si manifestino apertamente nel piccolo. Tali patologie spesso sono invalidanti e, se non curate tempestivamente, possono causare anche la morte del neonato persino a pochi giorni dalla sua venuta al Mondo. Lo screening neonatale potrebbe essere una speranza concreta per la tutela e la preservazione della salute del neonato.

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