Scarsa motivazione per l’attività fisica? Un ormone potrebbe in futuro essere di grande aiuto

Mentre la scienza è costantemente impegnata nel tentativo di scoprire e produrre nuovi principi attivi in grado di determinare in maniera efficace e sicura una riduzione del peso corporeo, una nuova recente ricerca affronta il problema da un punto di vista completamente nuovo.

Forse in futuro, magari prima ancora della scoperta di un farmaco che faccia dimagrire, ne sarà disponibile uno che stimolerà nei pazienti il desiderio di praticare attività sportiva.

Lo studio, condotto da ricercatori elvetici dell’Università di Zurigo e pubblicato on-line  dalla rivista “the FASEB Journal”, è stato effettuato su topi da laboratorio pertanto è ben lontano al momento dal trovare una diretta applicazione sull’uomo; tuttavia ha il merito di aprire un nuovo filone di indagine finalizzato al contrasto dell’obesità e tutte le altre patologie che trovano una concausa nella sedentarietà.

L’ormone in questione è l’eritropoietina, prodotto dai reni, che agisce a livello del midollo osseo promuovendo la differenziazione di cellule staminali in proeritroblasti  e favorendo la formazione di eritrociti (globuli rossi).

Già da tempo è sintetizzata su vasta scala tramite la tecnologia del DNA ricombinante ed è utilizzata per curare alcune forme di anemia. Tuttavia non è scevro di effetti collaterali anche piuttosto gravi: con l’aumento dei globuli rossi aumenta anche la viscosità del sangue con conseguenti elevatissimi rischi di trombosi, ictus e infarto al miocardio.

I ricercatori sopra menzionati sono riusciti a circoscrivere l’azione dell’ormone esclusivamente a livello del Sistema nervoso centrale, o tramite iniezione diretta, o tramite l’utilizzo di topi modificati geneticamente il cui cervello era in grado di produrre l’ormone.

I risultati hanno suscitato particolare interesse, infatti, i topi con elevati livelli encefalici di eritropoietina hanno dimostrato una predisposizione per l’attività fisica nettamente maggiore rispetto agli altri utilizzati come campione di controllo.

Il tutto senza alcuna alterazione dei parametri ematici e soprattutto senza aumento di globuli rossi e viscosità del sangue.

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