Risk management e responsabilità professionale

I-bronzi-di-Riace-dettaglioCorso ECM: Risk Management e responsabilità professionale. 9,5 crediti ECM. Giorno 20 dicembre 2014 presso la sala conferenze del Grand Hotel President di Siderno (RC)

La gestione dei rischi in ospedale è indispensabile per rendere di nuovo assicurabile la professione medica; la percezione che l’ospedale non sia un luogo sicuro non è da attribuire ad errori umani, ma alla mancanza di una gestione centralizzata dei rischi.

  • Di cosa si occupa nello specifico il “Risk manager”?

Il Risk manager valuta i rischi in base alla loro possibile gravità e frequenza, e di conseguenza individua la politica migliore per ottimizzare la loro gestione, in linea con le disponibilità e le capacità finanziarie dell’Azienda. Una volta individuati i potenziali rischi, il Risk Manager definisce le misure di eliminazione o prevenzione degli stessi in coordinamento eventuale con i tecnici di settore, si accerta dei risultati e li controlla nel tempo.

E’ suo compito definire le coperture assicurative ritenute necessarie e i rischi che possono invece essere assunti in proprio dell’Azienda come forma di “autoassicurazione”. Il ruolo del Risk Manager si esplica anche nella valutazione di possibili rischi e responsabilità per l’Azienda insiti nei contratti con terzi.  In tal senso assiste tutte le funzioni aziendali fornendo le proprie competenze per l’individuazione delle potenziali criticità insite in ogni operazione. Ogni struttura sanitaria deve ricercare, insieme all’efficienza e all’efficacia delle prestazioni erogate, anche la sicurezza del servizio offerto: è chiaro infatti che laddove il paziente, domandando assistenza che migliori la sua condizione di salute, al contrario riscontra un danno dall’atto sanitario, si verifica il fallimento, non solo della singola prestazione, ma dell’intero sistema che viene meno alla sua missione.

Affinché l’organizzazione sanitaria garantisca cure di qualità è quindi necessario implementare dei sistemi per la gestione del “rischio”, quest’ultimo inteso come la condizione o evento potenziale, che può modificare l’esito atteso del processo e quindi anche comportare perdite o danni per l’azienda e per le persone coinvolte.

  • Cosa si intende oggi per responsabilità professionale medica alla luce della recente giurisprudenza?

Mediante la teoria del contatto sociale, il degente si affida al medico ed alla sua professionalità; di conseguenza, sul professionista sanitario incombono degli obblighi di cura derivanti dall’arte che egli esercita e professa. Si crea, pertanto, tra medico e paziente un vincolo, o vinculum iuris, la cui violazione da parte del primo genera una culpa in non faciendo: l’inadempienza così venuta ad esistenza rappresenta dunque una forma di responsabilità contrattuale; Il medico è un professionista chiamato dall’ordinamento giuridico a realizzare un facere, che si traduce nella cura e nell’assistenza a favore del paziente; tale condotta deve essere sempre ed in ogni momento contraddistinta dalla perizia tipica della propria attività. Il comportamento del professionista sanitario è sempre dello stesso tipo, senza alcuna necessità di distinguere la presenza alla base di un contratto d’opera. La condotta del medico, così intesa, è dovuta dal fatto che esso esercita un servizio di pubblica necessità, per il quale è richiesta ex lege una specifica abilitazione statale. Il medico esercita pertanto una professione protetta, la quale deve essere in ogni caso  prestata con perizia, senza ravvisare l’esistenza o meno di un contratto tra l’operatore ed il paziente.

Attraverso l’orientamento giurisprudenziale, si registra la tendenza ad effettuare una reductio ad unitatem del regime di responsabilità del medico dipendente con quello del sanitario   professionista: entrambi i soggetti hanno il dovere giuridico di svolgere con perizia e prudenza la propria attività, incombendo su di loro lo spettro della responsabilità contrattuale, qualora vengano meno ad una simile condotta.

  • Proposta progettuale

Definizione delle caratteristiche di un sistema sanitario ideale a cui tendere: sicurezza, efficacia, centralità del paziente, tempestività delle prestazioni, efficienza ed equità. Pertanto, il miglioramento della qualità richiede un approccio di sistema in un modello di sviluppo complessivo che comprenda i pazienti, i professionisti e l’organizzazione: la logica sottostante a tale nuovo concetto è quella della programmazione, gestione e valutazione del “sistema” in forma mirata all’erogazione di prestazioni cliniche per la tutela della salute della popolazione.

  • Focus del corso

Nell’ottica della creazione di un tavolo tecnico “assicurazioni-sanità” sorgono spontanee alcune domande:

  • Le strutture sanitarie possono essere assicurate?
  • È possibile migliorare la sicurezza del paziente negli ospedali?
  • È possibile creare un punto d’incontro tra assicurazioni e sanità?

Presidente del Congresso: Dr Salvatore Carpentieri Segretario Generale Provinciale CISL Medici RC

Relatori:

Dr Arcangelo Fonti Direttore U.O.C. Medicina Legale ASP Cosenza

Dr Mario Marino Medico Legale. Medico del lavoro. Segretario Generale Regionale CISL Medici Calabria

Prof  Pasquale Romeo Professore a contratto di Psichiatria Università “D. Alighieri” Reggio Calabria

A queste e ad altre domande daremo risposta in occasione del corso ECM “Risk Management e responsabilità professionale”.

Il corso ECM sarà articolato sulla proposta reale della creazione di una migliore definizione giuridica della responsabilità civile e penale del medico accanto ad un pacchetto di misure volte a prevenire il rischio clinico.

Per maggiori informazione ed iscrizioni clicchi qui  

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