Presentazione della poesia “Il Medico” di Fabrizio Di Croce

INGUB545Il 16 dicembre 2008, accompagnavo mio padre, affetto da neoplasia polmonare,  alla prima seduta di chemioterapia presso una struttura sanitaria e rimanevo ad attenderlo nella sala d’attesa. Proprio durante l’attesa, trovavo l’ispirazione per scrivere questa “poesia” osservando il comportamento dei medici, i quali oltre alla loro elevata professionalità mostravano naturale attenzione per i rapporti umani con i pazienti e loro familiari, trasmettendogli serenità e considerazione grazie a gesti tanto semplici quanto importanti: un sorriso, un buongiorno, chiamarli per nome ecc. ecc. . Con questa “poesia” ho voluto sottolineare quanto è importante il rapporto umano, in particolar modo con le persone affette da malattie irreversibili o anziane, con la speranza che faccia riflettere tutti gli operatori sanitari che la leggono sull’importanza di considerare il malato nella sua personalità e non esclusivamente come patologia da curare. – Roma, 23 febbraio 2013 – Fabrizio Di Croce,  nato a Roma, ha conseguito la laurea specialistica in Politica delle Relazioni Internazionali.  Scrive per passione poesie su temi di interesse sociale.Nel 2006, con la poesia “Colloquio con mio padre”  ha ottenuto il 2°  posto ad un concorso a tema : “La cultura della Legalità”. Nel 2009, grazie alla poesia “Il Medico”,  ha riscosso molta attenzione in ambienti della sanità. Nel 2010, ha dedicato alle vittime del terremoto di L’Aquila la poesia “Alla ricerca di …”, pubblicata on line da più quotidiani locali. Nel 2012, la sua poesia “Genitori veri” è entrata in finale nel concorso nazionale “Speciale Infanzia 2012” ed è stata pubblicata nell’antologia per le scuole primarie, collana M.A.R.E.L..

Il Medico, conosciuto meglio come il dottore,
vive con il compito di toglierci il dolore,
lui più che esercitare una professione,
vive portando a termine una missione.

Il Medico, inizia presto a studiare ed insieme a lavorare,
ma solo molto tardi inizia bene a guadagnare.
Tutto questo a lui non lo sconforta,
perché ugualmente a tutti i malati apre la sua porta.

Il Medico, spesso ingiustamente viene accusato,
solo perché, come tutti gli uomini, può aver sbagliato.
Comunque a lui non lo fermano neanche tali insulti,
continua inesorabilmente a fare il suo, dando consulti.

Tutti i Medici, per la società sono importanti
ed alcuni anche in Paradiso meritano spazi grandi,
questi non solo sono bravi a curare,
ma ai pazienti un sincero Sorriso sanno donare.

Fabrizio Di Croce

Roma, 23 dicembre 2008

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