Nuovo decreto Madia: previsto polo unico della medicina fiscale in capo all’Inps, per privati e statali

Importanti novità nell’ambito della riforma della Pubblica amministrazione. Con il decreto Madia, previsto un polo unico della medicina fiscale in capo all’Inps, che oltre ad occuparsi dei privati, si occuperà anche degli statali. L’obiettivo è quello di rafforzare l’efficacia degli accertamenti medici

Un polo unico della medicina fiscale in capo all’Inps, che oltre ad occuparsi dei privati, controllerà anche gli statali. Questa una tra le più importanti novità previste dal decreto Madia nell’ambito della riforma della Pubblica amministrazione, un innovativo passo mirato a controlli sempre più serrati sugli accertamenti medici dei lavoratori, al fine di contrastare fenomeni quali l’assenteismo sul posto di lavoro o weekend troppo lunghi. A tale fine, il decreto, in arrivo per metà febbraio, prevede il trasferimento di risorse e competenze dalle Asl, all’Inps, con la possibilità di un piccolo potenziamento delle diponibilità. Cambiano le modalità di accertamento sulle malattie, i quali avverranno tenendo conto dei dati dell’Inps. Tra le novità: la possibilità di condurre controlli medici ripetuti, e l’armonizzazione delle fasce di reperibilità tra pubblico e privato. Attualmente, le ore giornaliere in cui farsi trovare a casa, sono quantificate in quattro per il settore privato e sette per il pubblico. Lo scopo è quello di ottimizzare il tasso di rendimento delle visite. I cambiamenti riguarderanno tutta la materia, così da rendere il controllo più facile. Ad esempio, con i rinnovi contrattuali, si potrebbe intervenire su alcune modalità di fruizione dei permessi, come quelli della legge 104 del 1992, rivedendo le regole sui preavvisi.

 

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