Monito dell’Antitrust: Parafarmacie e farmaci equivalenti necessari per uscire dalla crisi

La libera concorrenza è un fattore cardine per la ripresa economica; in questo concetto è riassumibile il senso del discorso di Antonio Catricalà, presidente dell’Autorità garante per la concorrenza e il mercato, l’Antitrust , in occasione della relazione annuale al Parlamento relativa all’attività dell’Authority, tenutasi questa mattina a Montecitorio.

Gli elementi su cui Catricalà ha focalizzato maggiormente l’attenzione sono le segnalazioni presentate dall’Antitrust al Parlamento e all’ AIFA, Agenzia italiana del farmaco, in merito ai vincoli imposti all’apertura delle parafarmacie e alla diffusione dei farmaci generici.

Per quanto concerne le Parafarmacie, nel mirino dell’Authority è finito il disegno di legge che non solo stabilirebbe una limitazione all’apertura di nuovi esercizi basata su criteri demografici, ma addirittura  prevedrebbe la temporanea sospensione di nuove aperture in attesa della ridefinizione della disciplina relativa alla vendita dei farmaci. Sarebbe questo un modus operandi in direzione diametralmente opposta a quella auspicata dall’Antitrust, che si fonda sul principio di liberalizzazione della distribuzione farmaceutica.

In merito ai farmaci equivalenti, il presidente dell’Authority punta il dito nei confronti delle controversie relative alle norme in materia di proprietà industriale. Pur essendo la copertura brevettuale necessaria a salvaguardare il processo di innovazione, le  procedure di immissione in commercio dei farmaci generici dovrebbero garantire una certa celerità d’ingresso nel mercato stimolando  in tal modo la realizzazione un reale ed efficace regime di libera concorrenza.

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