Medici di base in via di ‘estinzione’, a lanciare l’allarme l’indagine della Fnomceo

Medici di famiglia in ‘via di estinzione’. A lanciare l’allarme, l’indagine condotta dalla Federazione nazionale degli Ordini dei medici Chirurghi e degli odontoiatri: servono da subito, politiche di programmazione efficaci

Da qui a 20anni, il numero dei medici di Medicina generale potrebbe ridursi drasticamente, arrivando ad una preoccupante carenza in tale settore. A denunciarlo sono i dati emersi da ‘I numeri reali delle risorse umane in medicina generale’, l’indagine condotta dalla Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo). Considerando che nei prossimi anni si metterà in atto un importante ricambio generazionale e che, secondo quanto testimoniato dai dati dell’Enpam, ad esso corrisponderà una considerevole gobba pensionistica dei Medici di base, al fine di prevenire ‘l’estinzione’ della figura del medico di famiglia, punto di riferimento più prossimo ed immediato per il paziente, è necessario che vengano attuate tempestivamente corrette politiche di programmazione delle risorse umane nell’ambito della Medicina Generale. Un importante strumento di partenza per una corretta analisi del quadro delle risorse umane disponibili in tale settore, è rappresentato dalle graduatorie regionali. Esse però, risultano falsate in quanto – come sottolineato da Roberto Stella, coordinatore dell’Area Formazione Fnomceo – “esse ammettono la persistenza ‘in perpetuum’ dei medici in possesso dei requisiti, sino a revoca da parte dell’interessato”. Le attuali graduatorie sono fuorvianti sulle reali risorse a disposizione, in quanto contenenti medici già convenzionati, ultrasettantenni, in pensione o che non hanno ancora aggiornato il punteggio. Per tale ragione, l’indagine della Fnomceo è stata condotta epurando le graduatorie dai medici non interessati all’accesso alla professione, ragionando su un campione ristretto del 40% su tutti i medici presenti in graduatoria. Partendo da queste cifre, la Fnomceo ha calcolato con una apposita formula la velocità di accesso alla professione. Tale metodo – ha spiegato Stella-  “ha permesso di creare una proiezione delle risorse umane della Medicina Generale a 5, 10 e 20 anni. Tale curva, confrontata con la curva dei medici pensionandi, mette in luce una situazione preoccupante: la forbice che si crea è molto netta e consente ben poche letture alternative al pericolo di scomparsa, nei prossimi 20 anni, della Medicina Generale, a meno che – conclude – si inizi sin da subito una corretta programmazione, basata sui numeri”.

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