Mario Rizzetto, gastroenterologo: le epatite B e C sono una pandemia

L’epatite è un’infiammazione del fegato con molte probabilità di origine virale. Ad oggi sono noti 5 tipi di epatite virale determinati dai cosiddetti virus epatitici maggiori: di tipo A, B, C, D, E. I dati forniti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità destano preoccupazione: in un anno, 1.4 milioni di persone contraggono l’epatite A, 2 miliardi vengono infettate dal virus dell’epatite B, 130 milioni in malati cronici di epatite C.

Queste evidenze hanno indotto l’OMS a sollecitare un incremento di fondi destinati a cura e prevenzione di queste patologie da parte dei governi nazionali.

Come pubblicato dal Sole 24 ore, per iniziativa di quattro società scientifiche, in Italia sarà possibile fino al 15 giugno eseguire un test gratuito per l’epatite B presso i laboratori che aderiranno alla campagna “Epatite B: usa la testa, fai il test”.

Mario Rizzetto, gastroenterologo all´università di Torino, in un’intervista su La Repubblica, riferisce lieve preoccupazione per il virus dell’epatite A, in quanto il vaccino ne avrebbe ridimensionato la diffusione; tuttavia “le epatiti B e C sono una pandemia, nonostante il lievissimo declino passato, che si è però esaurito con l´ingresso degli immigrati provenienti da zone ad alta endemia”. I virus delle epatiti D ed E, spiega sempre l’esperto dovrebbe preoccupare i viaggiatori diretti ad aree tropicali e sub-tropicali dove la loro diffusione è endemica.

Antonio Gasbarrini, gastroenterologo del Gemelli di Roma, dichiara al Corriere della Sera “In alcuni individui, nonostante la replicazione del virus, può non esserci un quadro di epatite aggressiva. In altri, la progressione della fibrosi può portare in tempi più o meno lunghi allo sviluppo della cirrosi epatica; il metodo migliore per arginare i danni dell’infezione rimane l’informazione”.

Una delle stime più allarmanti in Italia è quella relativa alla diffusione del virus dell’epatite B, circa 700 mila casi , la metà dei quali non sa di esserlo. Rispetto al passato inoltre anche il virus dell’epatite C è in ripresa ed è caratterizzato da un potere infettante 100 volte superiore a quello dell’HIV; anche quest’ultimo virus alberga in una vasta schiera di portatori “inconsapevoli”.

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