In Italia le donazioni di organi sono in aumento, la Toscana tra le regioni più ‘generose’ d’Europa

In Italia crescono le donazioni di organi e diminuiscono le opposizioni. Tra le regioni italiane più ‘generose’, la Toscana che si colloca ai primi posti in classifica anche a livello europeo. Un netto incremento soprattutto in Campania, dove nel 2017, i trapianti sono cresciuti del 40%

 

Il tema della donazione degli organi, in Italia, è da tempo controverso. Se l’instaurarsi di una vera e propria cultura della donazione sembrava lenta ad arrivare a causa soprattutto delle forte opposizioni relative al tema, oggi il Paese compie importanti passi avanti. Qualcosa in effetti, sta cambiando. Basti pensare che nei primi mesi del 2017 le donazioni di organi si sono viste protagoniste di un incremento compreso tra il 10 e il 15% rispetto allo scorso anno. In più, le opposizioni da parte delle famiglie diminuiscono. Un trend manifestatosi su tutto il territorio nazionale e che ha visto particolarmente coinvolte la Toscana e la Campania. La prima infatti risulta essere la regione italiana più ‘generosa’ e con il maggior numero di donatori, posizionandosi addirittura nei primi posti anche a livello europeo. Nella seconda si è registrato un forte incremento dei trapianti di organi pari al 40%. Stando ai dati raccolti dalla stessa Regione Campania, fino al 30 aprile del 2017,  su 53 decessi e 31 possibili donatori, sono stati utilizzati ben 27 donatori. Nuove aperture e importanti cambiamenti anche sul fronte delle opposizioni ai trapianti da parte delle famiglie. Se infatti, in Campania, nel 2014 era una famiglia su due a negare l’espianto degli organi, oggi il rapporto si riduce a una famiglia su tre. D’altronde, proprio in Campania, è possibile trovare due delle eccellenze ospedaliere italiane quali il Cardarelli, specializzato in trapianti di fegato e la cui Rianimazione si posiziona al quarto posto in Italia, e il Federico II specializzato in trapianti di rene. Sebbene importanti miglioramenti, in Campania sono ancora 700 i pazienti in lista di attesa per un trapianto di organi.

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