Gran Bretagna: sui malati terminali il dolore cronico non è trattato adeguatamente

A quanto pare il problema non è solo italiano. Anche i pazienti d’oltremanica colpiti da cancro o altre patologie spesso non ricevono adeguata informazione in merito alla possibilità di trattamento del dolore cronico.

D’altro canto anche gli stessi medici sono spesso poco inclini a somministrare gli oppioidi, morfina, eroina, buprenorfina, ossicodone e fentanyl, attualmente gli unici strumenti farmacologici in grado di indurre sollievo in maniera rilevante .

Lo rileva il Nice, National Institute for Clinical Excellence, organismo di controllo afferente al sistema sanitario britannico, che ha stilato una nuova serie di linee guida con lo scopo di indurre i medici ad un maggiore utilizzo di oppioidi.

L’istituto, interpellato dalla BBC, riferisce di un “misinterpretations and misunderstanding” negli ultimi decenni in merito ad un corretto uso di tali farmaci; “Sotto-dosaggi non attenuavano dolori che si sarebbero potuti evitare, e sovra-dosaggi hanno spesso determinato seri effetti collaterali”.

Il Dr Damien Longson, leader del “NICE Guideline Development Group” dichiara all’ emittente Britannica che “le nuove linee guida affrontano con particolare enfasi l’aspetto relativo alla comunicazione tra medico e paziente”. Solo una corretta informazione può essere l’elemento chiave per ottenere dal paziente la necessaria “compliance”, che spesso è compromessa da timori per il rischio di dipendenza ed effetti collaterali.

Leave a comment

* Questa casella GDPR è richiesta

*

Accetto

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.