Governo-Regioni ai ferri corti: diserzione dei governatori

Tempi duri per la sanità italiana; la conferenza Stato-Regioni in programma ieri, tavolo importante per la discussione di punti estremamente delicati riguardanti tra l’altro il sistema sanitario ha dovuto constatare l’assenza degli interlocutori principali, i presidenti delle regioni.

La conferenza delle regioni motiva la propria decisione  nel  il mancato rispetto da parte del Governo, dopo più di 6 mesi, dell’Intesa del 16 dicembre.

A farsi portavoce del disagio in cui versano i governatori è il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani, che in una nota riferisce che le Regioni “hanno posto da tempo la richiesta di un incontro politico al Governo affinché si concretizzino gli accordi che il Governo ha fatto sul trasporto pubblico locale, il federalismo fiscale e il Patto per la salute. In sanità manca la seconda tranche di copertura del finanziamento per evitare di introdurre i ticket”.

I nodi da sciogliere restano, riferisce Errani, l’ammodernamento dei LEA, livelli essenziali di assistenza, ossia le prestazioni sanitarie che lo stato è tenuto a garantire a tutti, nonché un maggiore coinvolgimento delle regioni nelle decisioni riguardanti gli enti locali.

Resta incombente il timore che la prossima “manovrina” ( come l’ha definita recentemente Berlusconi) pretenda di raggranellare risorse dalle già martoriate casse del sistema sanitario.

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