Ginseng: aiuta ad alleviare la stanchezza cronica nei malati di cancro

E’ da millenni utilizzato come energizzante dalla medicina tradizionale cinese. Precedenti studi su animali da laboratorio avevano accertato le proprietà delle molecole biologicamente attive in esso contenute, i ginsenosidi, di ridurre i livelli plasmatici di citokine, sostanze prodotte dal sistema immunitario ad azione pro-infiammatoria, e cortisolo , il cosiddetto ormone dello stress.

Proprio queste due sostanze appena citate vanno annoverate tra i principali responsabili di quella debilitante sensazione di spossatezza che accompagna i malati di cancro dall’insorgenza della patologia, a qualche anno di distanza dal termine del trattamento.

Il quotidiano britannico Daily Mail dà oggi notizia di un recente studio presentato ieri a Chicago, Illinois, durante i lavori del meeting annuale dell’ “American Society of Clinical Oncology”, in cui stati reclutati 340 pazienti i quali, o erano sotto trattamento con anti-tumorali, o a distanza di pochi anni dall’ultima terapia, e comunque tutti sofferenti per un’ invalidante stanchezza cronica.

La procedura utilizzata è stata quella del “double blind study”: una parte dei pazienti ha ricevuto un placebo, la restante parte ha ricevuto quotidianamente due grammi di pura radice di ginseng americano somministrato in capsule; nel corso dello studio né i pazienti né gli oncologi clinici sapevano quale fosse la sostanza utilizzata da ogni paziente.

I livelli di stanchezza dovuta alla malattia ( cancer related fatigue ) hanno subito un lieve declino già dopo la quarta settimana di trattamento, per poi riportare  un netto calo allo scadere dell’ottava settimana.

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