Foresti, sui generici ancora troppa confusione

«La contraffazione non riguarda in particolare il mondo dei farmaci generici, ma di più i farmaci branded ad alto costo. Eppure sull’argomento generici c’è ancora tanta confusione e aleggia un’insicurezza che non ha motivo di essere» lo sottolinea Giorgio Foresti, presidente di Assogenerici, nel corso della tavola rotonda sulla contraffazione dei farmaci organizzata da Mipharm a Milano. Una confusione confermata da un’interrogazione parlamentare appena presentata dai senatori Poretti e Perduca. I due sottolineano come in un servizio andato in onda l’11 ottobre 2010 durante il TG1 delle 20, intitolato “Farmaci: occhio alla scadenza”, sia stato dichiarato che i farmaci generici avrebbero una scadenza più breve rispetto ai medicinali di marca e chiedono al ministro della Salute se sia vero quanto affermato nel servizio e, in caso contrario, come «intenda intervenire per porre rimedio ad affermazioni gravi che creano diffidenza nei pazienti verso i farmaci generici». Ma oltre al problema della diffidenza esiste un problema qualità che sottolinea Foresti «non è determinata solo dalla marca. Quello che conta è la cura nell’approvvigionamento delle materie prime, gli aspetti di buona pratica nei processi distributivi, la sorveglianza nella distribuzione» La qualità in Italia sarebbe garantita, sottolineano gli esperti convenuti alla tavola rotonda eppure «solo il 15% circa dei nuovi farmaci generici registrati in Italia dal gennaio di quest’anno saranno fabbricati nel nostro paese» evidenzia Giuseppe G. Miglio, presidente e amministratore delegato di Mipharm Spa. Una tendenza da guardare con preoccupazione e se possibile da invertire.

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