Farmacia dei servizi: mancano solo gli ultimi tasselli

Prima la pubblicazione in Gazzetta ufficiale dei decreti attuativi, poi la stipula delle convenzioni: prima quella nazionale (che dovrà fissare gli indirizzi generali per la remunerazione delle farmacie) quindi le regionali, che daranno il via definitivo. Siamo a meno due nel conto alla rovescia che dà il via ai nuovi servizi in farmacia ma i titolari che lo volessero potrebbero partire già adesso. Perché il decreto legislativo 153/2009 che definisce i nuovi compiti delle farmacie del territorio è già legge e l’assenza delle convenzioni impedisce l’erogazione delle prestazioni a carico del Ssn, ma non dell’assistito. Ai titolari che stanno già scaldando i motori per lanciarsi nei nuovi servizi in regime privatistico, tuttavia, Federfarma lancia un invito alla cautela. E all’attesa. Prima di partire, è in sostanza il ragionamento del sindacato, meglio attendere l’uscita in Gazzetta ufficiale dei decreti attuativi, che entreranno in vigore quindi giorni dopo la pubblicazione. Chi non aspetta, infatti, rischia di doversi adeguare in corsa ai requisiti organizzativi dettati dai tre provvedimenti ministeriali, nei quali si demanda alle Asl la vigilanza sul rispetto delle norme. E per gli stessi motivi pende attualmente un grosso punto interrogativo sui Cup già oggi offerti dalle farmacie in molte Regioni in base a intese locali. Il decreto attuativo concernente il servizio di prenotazione, infatti, fissa obblighi organizzativi severi (postazione Cup dedicata, distanze di rispetto, osservanza delle norme sulla privacy previste dal d.lgs 196/2003) che attualmente non sono rispettati dappertutto e obbligherebbero le farmacie ad adeguamenti talvolta onerosi. Anche per questo, è intenzione di Federfarma inviare a tutti gli associati una circolare operativa non appena i decreti verranno pubblicati.

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