Elettrostimolazione: applicata sull’avambraccio guida i movimenti delle dita

Fin’ora si era riusciti a determinare esclusivamente movimenti piuttosto grossolani quali la flessione o l’estensione di un intero arto. Dal Giappone, in particolare dall’ Università di Tokio e dai Computer Science Laboratories della Sony arriva la “mano posseduta”  a consentire un fine controllo dei movimenti della mano e  delle dita.

Si tratta di una fascia da far aderire attorno ad un avambraccio caratterizzata dalla presenza di 28 elettrodi in grado di stimolare elettricamente i muscoli che generano un movimento del polso in due  direzioni, nonché la flessione delle articolazioni delle dita tra una falange e l’altra. Il tutto è governato elettronicamente senza l’intervento della volontà del soggetto che invece resta in grado di percepire i movimenti della sua mano controllati dall’esterno.

Emi Tamaki ricercatrice dell’Università di Tokio e leader del team che ha curato il progetto, ha provato ad utilizzare la mano posseduta per insegnare alle persone che si sono sottoposte all’esperimento a suonare il “Koto”, un tradizionale strumento a corde giapponese: il risultato è stato estremamente interessante. Il dispositivo non era in grado di generare nelle dita la forza necessaria per provocare la vibrazione delle corde, ma faceva avvertire al soggetto il comando esterno consentendogli di percepire in anticipo quali fossero i corretti movimenti da eseguire con le dita.

A parte questa prima applicazione sperimentale , l’utilizzo della “possessed hand” va ben oltre il proposito di generare musicisti controllati elettronicamente; basti pensare alle possibili applicazioni nel campo della riabilitazione dopo un ictus o ogni genere di incidente che provochi lesioni tali da compromettere il movimento o il controllo muscolare.

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