Doppio rischio di infarto e malattie cardiache per chi vive il proprio stato di salute con ansia

Ansie e preoccupazioni immotivate sul proprio stato di salute rappresentano un vero e proprio pericolo per il cuore. Secondo un recente studio, rischio di infarto quasi doppio per i ‘sani preoccupati’

La salute è importante, salvaguardarla attraverso cure, controlli e stili di vita sani e salutari è fondamentale. La tutela della salute non deve però diventare un’ossessione. Lo è per gli ipocondriaci, soggetti eccessivamente e infondatamente preoccupati per le loro condizioni di salute, convinti che qualsiasi tipo di sintomo, anche il più piccolo, possa essere segno di una qualche patologia. Meno ossessivi sono i cosiddetti ‘sani preoccupati’, individui che pur non avvertendo il disturbo psichico che caratterizza l’ipocondria, vivono la propria salute con molta ansia. E’ proprio a questa categoria che si rivolge un recente studio condotto da Line Iden Berge, della Divisione di Psichiatria dell’università di Bergen in Norvegia e pubblicato sul British Medical Journal Open. Secondo quanto emerso, ansia e preoccupazioni immotivate per il proprio stato di salute sarebbero connessi a problemi cardiovascolari. Stando ai risultati i ‘sani preoccupati’ sono soggetti ad un rischio di infarto quasi doppio rispetto a chi vive la proprie condizioni di salute con tranquillità. Lo studio si è concentrato sul monitoraggio di ben 7052, osservati nell’arco di anni. Con una scala di valutazione psicologica gli psichiatri hanno misurato per ciascuno il livello di ansia generale ed in particolare il grado di ansia relativamente alla propria salute. Dopo una divisione in gruppi di soggetti non ansiosi e ansiosi, si è passati alla misurazione della frequenza di infarti  per ciascuna tipologia. Mentre nei primi si attesta al 3%, per gli ansiosi supera il 6%. Questi i dati che hanno portato gli esperti ad affermare che i sani preoccupati hanno una probabilità quasi doppia di sviluppare una malattia cardiaca  e di morire per cause cardiovascolari rispetto a chi è meno ansioso.

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