Donne e malattie cardiovascolari: un rischio concreto

Il peggior nemico della salute femminile non è il cancro, come in molti sostengono, bensì le patologie legate al sistema cardiovascolare

Cuore-donne I numeri parlano chiaro: sono 124mila le donne decedute per problemi legati al proprio cuore, contro le 74mila che hanno perso la vita a causa di patologie tumorali. “Le donne sono meno consapevoli del loro rischio cardiovascolare e tendono a trascurare i sintomi – ammette non senza rammarico il professor Francesco Romeo, Presidente SIC, Società Italiana di Cardiologia – Inoltre nel nostro Paese siamo ancora in ritardo nelle iniziative di sensibilizzazione destinate alle donne. Eppure l’importanza della conoscenza del rischio cardiovascolare è stata dimostrata scientificamente e si traduce, nella pratica quotidiana, in una più accurata azione preventiva“.

Una sana alimentazione, una costante attività fisica e, soprattutto, un controllo annuale della salute del proprio cuore sono degli ottimi mezzi di prevenzione per ridurre il rischio di insorgenza di patologie cardiovascolari. Ogni anno, nel nostro Paese le patologie cardiache sono la prima causa di morte tra le donne. Statistiche che devono far pensare e correre ai ripari. Ecco perchè Abbott ha lanciato nei giorni scorsi un’importantissima campagna di prevenzione e conoscenza delle patologie cardiovascolari nelle pazienti di sesso femminile: “Vivi con il Cuore” si pone lo scopo di informare e di confrontare esperienze, dubbi, strategie di guarigione di pazienti affette da infarto. Sul portale dedicato alla campagna www.viviconilcuore.it, le donne potranno prendere maggiore consapevolezza di cosa realmente sia la patologia cardiaca, nonché consultare i maggiori specialisti in materia per ottenere piccoli, preziosi consigli per mantenere in salute il proprio muscolo cardiaco. “Vivi con il Cuore” è anche un’applicazione, scaricabile su dispositivi iOS e Android.

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