Disco verde alla riforma Obama

Per gli Stati Uniti è un momento storico, vissuto con gioia da milioni di americani. Un’euforia comprensibile, visto che questa riforma permetterà a 32 milioni di cittadini di avere pieno accesso alle cure sanitarie
Parola di Guido Gumirato, consulente italiano dell’Office of management and budget, l’organismo che ha curato la parte economica della riforma sanitaria Usa, che commenta così il via libera della Camera dei rappresentanti alla riforma fortemente voluta dal presidente Barack Obama. “Malgrado l’ostracismo di stampa, tv, lobby e Istituzioni – spiega Gumirato – questo provvedimento, voluto fortemente da Obama, ha avuto il via libera. Ora manca solo un ultimo passaggio al Senato, dopodiché, anche formalmente, la riforma sarà operativa”. Per le fasce deboli come i senza lavoro, i meno abbienti o i dipendenti di piccole imprese, avere una copertura assicurativa sarà più facile. “Ad esempio – spiega Gumirato – chi ha un reddito inferiore a 27 mila euro entra di diritto nella copertura, grazie all’intervento dello Stato. Basterà fare domanda di assicurazione a prezzi e condizioni stabilite. Ma anche chi ha perso il lavoro potrà usufruire di un premio assicurativo”. Novità anche per i dipendenti delle piccole imprese. “Finora – sottolinea Gumirato – molti di questi lavoratori rimanevano scoperti, per via dei prezzi elevati che le compagnie di assicurazione imponevano alle piccole imprese. Ora grazie al contributo del Governo, che garantirà un massimo di 6 mila euro a persona, anche questi lavoratori potranno accedere alle cure”. Tra le novità della riforma anche l’istituzione di un’Authority di controllo e sorveglianza del sistema. “Questo organismo – spiega Gumirato – non avrà potere giuridico di imporre un prezzo, ma renderà trasparente tutto il sistema. Ad esempio, farà in modo che tutti i cittadini abbiano accesso alle diverse tariffe delle compagnie. Insomma, sorveglierà l’intero sistema”. Il consulente italiano sottolinea anche un altro punto fondamentale della riforma. “Verrà tolto alle compagnie di assicurazioni il potere di selezione avversa. In pratica, non potranno più rifiutarsi di stipulare assicurazioni ‘sconvenienti’, come ad esempio quelle verso cittadini già malati”. Non tutti però hanno reagito con entusiasmo alla riforma. “Questo perché – spiega Gumirato – il lavoro delle lobby è stato potente e pervasivo, attraverso i giornali, le televisioni e le Istituzioni. Hanno fatto passare l’intervento dello Stato come una limitazione della libertà individuale. Ma questa – conclude Gumirato – è una balla colossale”.

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