Defibrillatori: Obbligo dei dispositivi salva-vita nelle società sportive.

defibrillazioneDefibrillatori obbligatori nelle società sportive e certificato del medico, anche di famiglia, per poter praticare discipline sportive dilettantistiche. Sono alcune delle novità contenute nel decreto firmato dal ministro della Salute Renato Balduzzi, di concerto con quello per lo Sport Piero Gnudi. Il certificato, biennale, può essere compilato da qualsiasi medico per gli sportivi amatoriali fino a 55 anni (se uomini) o 65 anni (se donne) senza evidenti patologie o fattori di rischio. CERTIFICATI – Il decreto contiene varie disposizioni per chi fa sport e non è tesserato a federazioni o enti di promozione sportiva. Il certificato – sempre redatto da medico sportivo, medico di famiglia o pediatra – sarà annuale per chi ha almeno due delle seguenti condizioni: età superiore a 55 anni per gli uomini e 65 per le donne, ipertensione, fumo, ipercolesteloremia, ipertrigliceridemia, diabete di tipo II, obesità, familiarità per patologie cardiovascolari. Anche per chi ha patologie croniche conclamate il certificato avrà valore annuale. Non è tenuto all’obbligo di certificato chi svolge attività amatoriale occasionale o saltuaria, in forma autonoma e al di fuori di contesti organizzati, o con ridotto impegno cardiovascolare, come bocce, biliardo, golf o ballo. È previsto invece un controllo medico annuale da medico di base, pediatra di libera scelta o medico dello sport per gli alunni che svolgono attività fisico-sportive organizzate dalla scuola, giochi sportivi studenteschi e attività organizzate dal Coni o da società affiliate a federazioni o enti e non siano considerati atleti agonisti. Nella visita si misurerà la pressione e si farà un elettrocardiogramma a riposo. Per chi partecipa ad attività ad elevato impegno cardiovascolare (gare podistiche oltre 20 km, gran fondo di ciclismo, nuoto o sci) verranno effettuati accertamenti supplementari. DEFIBRILLATORI – Quanto all’obbligo di defibrillatori semiautomatici (da cui sono escluse le società che svolgono attività a ridotto impegno cardiocircolatorio), le società dilettantistiche hanno 30 mesi di tempo per adeguarsi, 6 quelle professionistiche. Gli oneri sono a carico delle società, dove dovrà essere presente personale formato. Il defibrillatore essere accessibile e sempre funzionante.

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