Il decreto sui vaccini diventa legge, via libera dalla Camera

La Camera ha approvato in via definitiva il ddl di conversione del decreto voluto dal governo e dalla ministra della Salute Beatrice Lorenzin.

Flu Shot by a Needle

Da settembre tutto cambierà sulla questione dei vaccini: a scuola si andrà vaccinati. Dopo 18 anni si reintroduce l’obbligo per l’accesso agli asili nido, alle scuole materne e dell’obbligo, fino all’età di 16 anni. Si tratta di un decreto legge con tutte le misure di prevenzione vaccinale che dopo il si del Senato, dopo alcune modifiche e perfezionamenti è diventato legge con 296 voti alla Camera. 92 sono stati i voti contrari, quelli della Lega e del Movimento 5 Stelle e 15 gli astenuti. Sono 14 i vaccini che vengono così legiferati dalla legge: dieci obbligatori e quattro ad offerta “attiva e gratuita”. Le modifiche apportate alla Camera hanno portato i vaccini obbligatori da 12 a 10 mentre per coloro che non intendono sottoporre i propri figli erano state decise multe salatissime, ora ridotte del 90%. Sono state introdotte anche misure che dovrebbero essere più efficienti nel contesto della comunicazione fra le scuole e le ASL, con procedure di trasmissione dati più semplificate di come erano state decise in origine. Inoltre i dieci vaccini obbligatori devono essere tutti somministrati ai bimbi nati nel 2017. L’obbligo vaccinale riguarda: anti poliomielitica, anti difterica, anti tetanica, anti epatite B, anti pertosse, anti Haemophilus influenzae tipo b (sempre obbligatorie), cui si aggiungono anti morbillo, anti rosolia, anti-parotite, anti varicella (d’obbligo sino a diversa valutazione, previo monitoraggio almeno triennale). Per quanto riguarda invece le vaccinazioni «ad offerta attiva e gratuita», in base al calendario vaccinale per coorte di nascita, sono: anti meningococco B e C, anti pneumococco e anti rotavirus. Sentito l’Istituto Superiore della Sanità, il ministero procederà a dare indicazioni operative su quest’ultima previsione, entro 10 giorni dalla conversione in legge del decreto e sulla base della verifica dei dati epidemiologici e delle coperture vaccinali ottenute, realizzata dalla Commissione Lea.

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