Contraffazione farmaceutica: dall’AIFA informazioni chiare su un fenomeno pericoloso

Sarà presto giuridicamente definito “crimine farmaceutico” il reato di commercializzazione via internet di farmaci contraffatti come stabilito dalla convenzione europea “Medicrime”, che verrà formalizzata il 28 ottobre prossimo a Mosca.

Nel frattempo l’AIFA, ’Agenzia italiana del farmaco, in collaborazione con il Consiglio d’Europa e con il supporto del Ministero dello Sviluppo Economico, ha realizzato una pubblicazione intitolata “Farmaci Contraffatti”  il cui scopo è una presa di coscienza da parte dell’opinione pubblica in merito al fenomeno della falsificazione dei medicinali e al relativo canale di smercio principale, internet.

La realizzazione del libro presentato nel corso di una conferenza tenutasi in senato, è stata curata da Domenico Di Giorgio, dirigente dell’Unità di prevenzione della contraffazione della stessa AIFA, il cui lavoro, riferisce il Sen. Luigi D’Ambrosio Lettieri ,rappresenta “un elemento di perfetta continuità con i risultati dell’indagine conoscitiva realizzata dalla XII commissione Igiene e sanità del Senato sulla falsificazione dei medicinali e il loro commercio illegale”.

Il giro d’affari che gravita attorno al commercio sul web di farmaci adulterati o comunque contraffatti, è di quasi 70 miliardi di euro l’anno e almeno il 50% dei medicinali venduti via internet risulta essere o falso o del tutto inefficace, con tutti i rischi che ne potrebbero conseguire per la salute di chi li assume.

Ogni attività di intelligence informatica, per quanto indispensabile possa risultare nel tentativo di arginare il problema, risulterebbe comunque inefficace se non affiancata da un parallelo impegno nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica.

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