Con maxiemendamento, farmacie in credito devono aspettare

Le farmacie che vantano crediti nei confronti delle Asl non potranno ricorrere ad azioni esecutive o pignoramenti per tutto il prossimo anno. È una delle misure contenute nel maxiemendamento al ddl sul Patto di stabilità che il Governo ha presentato nei giorni scorsi alle Regioni. Di fatto si tratta di una finanziaria di dimensioni ridotte, che rischia di lasciare ai farmacisti lo stesso amaro in bocca della Manovra di quest’estate. Nel testo, infatti, viene prorogato fino al 31 dicembre 2011 il blocco dei pignoramenti che il decreto 78/2010 (quello del 3,65%, per intenderci) aveva imposto sino a fine anno. Ovviamente preoccupati i titolari, a partire da quelli delle regioni dove si registrano ritardi cronici nei rimborsi, come Campania (rubinetti a secco da gennaio) e Calabria (sette mesi a Crotone, sei a Cosenza, cinque a Catanzaro). Ma non ci sono solo loro: il numero delle amministrazioni regionali che rischiano di chiudere il 2010 fuori dai parametri è consistente (Liguria, Piemonte, Veneto e Toscana per citare i nomi più “illustri”) e non si può escludere che con il nuovo anno qualcuna di queste possa finire sotto Piano di rientro, da cui l’applicazione automatica del blocco.

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