Cambia la Sanità in Italia

Il decreto sulla sanità più innovativo  degli ultimi anni. Una serie di tante piccole riforme rimaste a galleggiare nei flussi di documenti tra le varie commissioni parlamentari  ed i governi nelle precedenti legislature, che mai avevano visto la luce. Dalla riorganizzazione delle cure primarie e l’apertura no stop degli studi dei medici di famiglia all’obbligo di produrre bevande con un 20% minimo di frutta. Dalle limitazioni sul gioco d’azzardo e le cure per i giocatori dipendenti alle norme sulla sicurezza alimentare. E ancora, dai farmaci e la revisione del prontuario terapeutico alla rifondazione dei concorsi per medici e manager delle Aziende pubbliche del SSN con l’obiettivo di sottrarli al monopolio della politica. Molto si punta sulla prevenzione e sugli stili di vita. Il Ministro Balduzzi ha seguito il percorso parlamentare del suo testo senza perdere una sola riunione nella commissione e dichiara: «Ha una sua compiutezza, autonomia. Il punto di approdo è accettabile». A seguire ci sarà  il decreto omnibus (comprensivo di più interventi),  fra le norme più qualificanti quelle che ristrutturano la nomina di manager e primari che stavano molto a cuore al premier Mario Monti. Meccanismi che dovrebbero allentare la morsa dei partiti dalla sanità, sempre considerata terreno di conquista. Sembra inoltre in vista del traguardo l’aggiornamento dei Lea, i livelli essenziali di assistenza, l’elenco delle prestazioni che devono essere garantite al cittadino in ogni parte d’Italia.

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