Automedicazione on-line: gli Italiani non rinunciano al consiglio del Farmacista

Gli abitanti del bel paese non hanno una gran propensione all’acquisto dei farmaci da banco su internet. Sebbene l’idea di poter reperire un farmaco comodamente da casa indipendentemente dal giorno e dall’orario così come l’eventualità che l’acquisto on-line possa garantire un risparmio sul prezzo siano, almeno in linea di principio, da non sottovalutare, una sorta di implicita diffidenza nei confronti dell’interfaccia virtuale caratterizza l’atteggiamento più diffuso degli Italiani nei confronti dell’utilizzo della rete per il reperimento dei medicinali da automedicazione.

Le ragioni sono molteplici anche se, prima tra tutte, l’assenza di un confronto face-to-face con una figura professionalmente qualificata come quella del Farmacista, è senz’altro il primo deterrente.

Lo rivela è un’indagine recentemente  condotta da Gfk Eurisko, per conto dell’Anifa, l’Associazione nazionale dell’Industria farmaceutica dell’automedicazione, presentata ieri a Roma in occasione dell’ appuntamento con l’Osservatorio Anifa  incentrato sulla tematica “Commercio farmaceutico e nuovi media digitali: rischi e opportunità”.

Ciò che emerge inconfutabilmente da tale indagine è che  il Farmacista, in quanto “garante della qualità del farmaco resta un punto di riferimento irrinunciabile” soprattutto in virtù della capacità di offrire un parere autorevole in merito a quale sia il prodotto più adatto da utilizzare.

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