Allarme dei pediatri, il ritorno della pertosse

Sembrava una malattia ormai scomparsa, ed invece è emergenza ”ritorno” della pertosse in Italia. La malattia ha fatto registrare  un incremento di 10 volte superiore rispetto agli anni 80, nonostante l’esistenza, da decenni, di un vaccino ritenuto efficace. Negli ultimi anni, infatti, da parte dei pediatri, si è verificata una ”disattenzione” basata sulla convinzione che la malattia fosse stata contenuta. E’ l’allarme lanciato dai pediatri SIPPS (Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale) riuniti a Caserta in occasione del XXIV Congresso Nazionale. Alberto Villani, Direttore dell’UOC di Pediatria Generale dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, ha evidenziato l’importanza della vaccinazione contro questa patologia, ”consigliata – ha detto – soprattutto nei bambini molto piccoli, perché può colpire a partire dai 40 giorni di vita e, in alcuni casi, può richiedere la terapia intensiva in ospedale. E’ bene – ha ricordato Villani – diagnosticare la pertosse tempestivamente e sensibilizzare i genitori a far effettuare i richiami vaccinali ai propri figli anche in età adolescenziale. Nel 2008, si sono verificati, nel mondo, circa 16 milioni di casi di pertosse. Allarmante anche la relazione di Susanna Esposito, UOC pediatria 1 clinica Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico Milano sulle complicanze provocate dal rotavirus, in tutto il Mondo. ”La diarrea e la gastroenterite – ha spiegato – sono i sintomi principali dell’infezione da rotavirus, responsabili di circa 600.000 decessi l’anno, nei bambini di età inferiore ai 5 anni, con un’incidenza maggiore nei Paesi in via di sviluppo. Nei Paesi industrializzati, sono soprattutto le frequenti ospedalizzazioni, che comportano un maggior costo per i sistemi sanitari a preoccupare e che inducono gli specialisti a raccomandare vivamente la vaccinazione”, che, ha affermato Esposito, ”è sicura ed efficace, come dimostrato da molti studi scientifici internazionali e può essere effettuata a partire dai primi giorni di vita”. Dunque, mai abbassare la guardia sulla pertosse, una malattia pericolosa per la quale la strategia preventiva va applicata senza tentennamenti.

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