Allarme Aids: in Italia arriva il test per l’autodiagnosi dell’Hiv, oggi è Giornata Mondiale

Da oggi, 1 dicembre, in occasione della Giornata Mondiale contro l’Aids, arriva anche in Italia, il test per l’autodiagnosi dell’Hiv. In Europa, ben sette soggetti sieropositivi non sanno di esserlo. Per il 2030, previsto un aumento del 60% di nuovi casi. I soggetti più a rischio sono gli adolescenti: per loro l’Aids si classifica tra le principali cause di morte

Oggi, 1 dicembre, al via il World Aids Day, la Giornata Mondiale contro l’Aids, importante iniziativa volta alla sensibilizzazione e alla diffusione di informazioni sulla delicata quanto subdola patologia che spesso, uccide in modo silenzioso e che non accenna ad arrestare la sua diffusione. L’Hiv, il virus da immunodeficienza, attacca il sistema immunitario indebolendone le difese ed esponendo il corpo a malattie, infezioni e tumori. Proprio oggi, arriva in Italia, il test per l’autodiagnosi dell’Hiv, strumento fondamentale per favorire la prevenzione e la diagnosi precoce. Il test, del costo di 20 euro, potrà essere acquistato in farmacia senza ricetta e verrà destinato solo ai maggiorenni. Di facile utilizzo,  potrà essere eseguito a casa con l’ausilio di materiale informativo, e darà una risposta entro 15 minuti. Nel caso in cui l’esito del test sia positivo, per aver conferma del risultato e procedere alla più adeguata terapia, sarà necessario ripeterlo in una struttura specializzata. Obiettivo della diffusione di questo importante strumento, è quello di riuscire a rintracciare tutti i soggetti sieropositivi che non hanno la minima idea di esserlo. Secondo un’allarmante stima del Centro Europeo di Controllo delle Malattie (Ecdc) e dell’Oms Europa, nel continente europeo ci sono almeno 122mila persone sieropositive che non sanno di esserlo, per una percentuale di uno su 7 sul totale degli infetti. Stando a quanto registrato, nel 2015 si sono contati circa 30mila nuovi casi di Aids, la metà dei quali diagnosticati a distanza di quattro anni dal contagio, dunque in una fase troppo avanzata affinché si possa intervenire in modo efficace. Il 42% delle nuove diagnosi riguarda uomini che hanno fatto sesso con uomini, mentre i rapporti eterosessuali seguono con il 32% e l’uso di siringhe infette è responsabile nel 4% dei casi. Il fenomeno non sembra arrestarsi, molti sieropositivi non hanno accesso alle cure salvavita e il contagio è sempre più veloce. Quella dell’Aids è una malattia che non riguarda solo gli adulti, ma che contagia anche adolescenti e bambini, per i quali l’Hiv si posiziona tra le principali cause di morte tanto da mietere ben41.000 vittime fra i ragazzi tra i 10 e i 19 anni, nel solo 2015. A testimoniarlo, un recente rapporto dell’Unicef nel quale si evidenza che “ogni 2 minuti un adolescente, con molte probabilità una ragazza, contrae l’HIV”. Nel caso i cui i progressi nella prevenzione e nella cura dell’Aids, dovessero arrestarsi, entro il 2030 è previsto un aumento del 60% di nuovi casi, fino ad arrivare allo spaventoso numero di 400.000 ogni anno, a fronte dei 250.000 del 2015 registrati in tutto il mondo. Nell’Africa Subsahariana, la regione maggiormente colpita, 3 nuovi casi su 4 registrati fra gli adolescenti dai 15 ai 19 anni hanno colpito le ragazze.

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