A Taranto, il Ministero indaga sui tumori

Il ministero della Salute ha deciso il piano di monitoraggio della città di Taranto, dove l’acciaieria Ilva è in attività da 17 anni, il piano è frutto del lavoro dell’Istituto Superiore di Sanità in accordo con l’Organizzazione Mondiale della Sanità e con la partecipazione di Arpa, Ares e Ispra.
Il ministro della Salute non ha mai negato i termini dell’emergenza sanitaria e ambientale, rendendo pubblici i dati allarmanti sulla salute. Di fronte a un calo generalizzato della mortalità, Taranto e provincia non seguono le stesse percentuali nazionali. Aumentano tutti i tumori, da quello maligno del polmone e linfoma non Hodgkin, al mesotelioma. È stato creato un Osservatorio e si sta studiando un «Progetto di salute per Taranto» che preveda il proseguimento dell’attività di sorveglianza epidemiologica della patologia oncologica soprattutto in età pediatrica.
Per il ministero della Salute è «prioritario un intervento di risanamento ambientale teso a ridurre i livelli di esposizione a polveri di origine industriale, con particolare riferimento ai quartieri di Tamburi, Borgo, Paolo VI e al comune di Statte. Premesso infatti che la procedura di Autorizzazione integrata ambientale, Aia attualmente in corso ha la finalità di ridurre l’emissione dei contaminanti e che questa azione e comunque positiva in termini di mitigazione dei rischi per la salute, si ritiene che eventuali iniziative integrative adottate dalle autorità sanitarie dovrebbero incidere sulla riduzione dell’esposizione umana».

Fonte : La Stampa

 

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